Si è chiusa con un bilancio molto
positivo la terza edizione del Verona Shakespeare Fringe
Festival, ospitata per 8 serate al Teatro Camploy di Verona. Il
programma internazionale realizzato quest'anno dal Comune di
Verona con il Centro di Ricerca Skenè dell'Ateneo scaligero e il
Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale ha richiamato 1.400
spettatori, registrando una crescita esponenziale che ha visto
aumentare di oltre il 50% le presenze rispetto allo scorso anno,
quando il dato superava di poco gli 850 spettatori, sempre per 8
serate. "Questo successo che tutti noi speravamo, ma che non era
affatto scontato, dimostra due cose - ha precisato l'assessore
alla cultura del Comune di Verona Marta Ugolini -, la vocazione
internazionale della nostra città, e dunque la necessità di
investire in proposte di valore capaci di convocare il pubblico
straniero, e la forza della squadra. "Mettere insieme competenze
culturali di altissimo livello come quelle del Centro Skenè e
capacità organizzative e gestionali di eccellenza, come quelle
del Teatro Stabile del Veneto Teatro Nazionale, ha fatto la
differenza e garantito un risultato così importante". "Al dato
quantitativo in così forte crescita - ha aggiunto il direttore
artistico dell'Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini - si
aggiunge anche l'alta qualità della proposta artistica, che ha
segnato uno scarto importante rispetto allo scorso anno".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA