Sono 27 i punti di contatto
segnati sull'asfalto del cavalcavia di Mestre, in corrispondenza
di altrettante "strisciate" compiute dal pullman precipitato
martedì scorso, dopo una corsa apparentemente fuori controllo.
I segni sono stati apposti dalla polizia locale di Venezia,
nella prima ricognizione sul manufatto, che poi dovrà essere
sottoposta a una perizia, su mandato della Procura della
repubblica.
Il guardrail, al centro delle polemiche per la sua vetustà e
facilmente scavalcato dal mezzo pieno di turisti, appare divelto
proprio in corrispondenza dell'altrettanto famigerato "varco di
servizio", lungo circa tre metri. Le strisciate del bus si
interrompono giusto in corrispondenza dell'interruzione della
barriera. Da lì in poi il resto del guardrail è accartocciato
per alcuni metri, e la ringhiera esterna è completamente
divelta.
La pavimentazione del passaggio esterno, sotto la quale
scorrono cavi e servizi, è sfondata subito dopo il varco e in un
altro punto successivo. Il punto è pieno di vetri rotti. Sarà
anche questo uno dei punti al centro dell'attenzione dei
tecnici: da capire se sia stato sfondato dal peso dell'autobus,
oppure se lo era già in precedenza, e se abbia causato lo
sbilanciamento del mezzo verso il precipizio mortale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA