La stagione lirica 2023 al
Filarmonico di Verona riprende con una prima nazionale, una
rarità di sicuro interesse per tutti gli appassionati di teatro:
Amleto, del compositore e direttore Franco Faccio su libretto di
Arrigo Boito. L'opera torna in scena per la prima volta in
Italia dopo oltre 150 anni in edizione critica e uno spettacolo
inedito. La prima è in programma per domenica prossima.
La nuova produzione è firmata dal regista Paolo Valerio. Sul
palcoscenico per la parte del protagonista, il tormentato
principe di Danimarca, si alterneranno i tenori Angelo Villari e
Samuele Simoncini, e per quella di Ofelia, Gilda Fiume ed
Eleonora Bellocci. Il baritono Damiano Salerno sarà il Re
Claudio, Marta Torbidoni la Regina Gertrude, il tenore Saverio
Fiore Laerte, e ben quattro i bassi impiegati nell'originale
partitura (Francesco Leone come Polonio, Alessandro Abis come
Orazio, Davide Procaccini come Marcello, Abramo Rosalen come
Spettro). Completano il cast Marianna Mappa, Enrico Zara,
Maurizio Pantò, Nicolò Rigano, Valentino Perera. Il Coro di
Fondazione Arena sarà diretto dal maestro Roberto Gabbiani,
appena confermato fino al 2027.
"Amleto ha avuto una storia avventurosa tanto al suo nascere
quanto ai giorni nostri - dice Cecilia Gasdia, sovrintendente di
Fondazione Arena -, pronto per il debutto nella primavera 2020,
perduto con la pandemia e ritrovato solo quest'anno, è un'opera
a cui riserviamo cura e affetto particolari. Amleto rappresenta
bene la missione 'dell'altro volto dell'Arena', come chiamiamo
il nostro Teatro Filarmonico, e i mezzi per realizzarlo, con le
nostre maestranze, eccellenti artisti e giovani di valore".
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