L'incidente nel
quale ha perso la vita ieri Anila Grishaj, operaia di 26 anni in
servizio all'azienda alimentare Bocòn, di Pieve di Soligo
(Treviso), potrebbe essere stato causato da un errore umano.
Lo si apprende da fonti investigative, secondo le quali il
meccanismo che ha provocato il trauma mortale sarebbe stato
azionato inavvertitamente da un collega della vittima. La donna
si trovava in una posizione pericolosa, ma nella convinzione che
il dispositivo fosse disattivato. La macchina è stata
sequestrata.
La Procura della Repubblica di Treviso ha intanto avviato
un'inchiesta per l'ipotesi di reato di omicidio colposo. Le
organizzazioni sindacali hanno organizzato stamani un sit-in
all'esterno dello stabilimento, tra i cui dipendenti non ci sono
lavoratori iscritti al sindacato. L'intenzione delle
associazioni è comunque quella di chiedere un'assemblea, al fine
di affrontare con più attenzione il tema della sicurezza.
In mattinata nell'azienda è tornata una delegazione di
ispettori dello Spisal. Secondo quanto si è appreso, l'attività
produttiva questa mattina è ripresa regolarmente, mentre è
rimasto chiuso un locale collegato alla società, ospitato nello
stesso stabile, in cui si effettuano attività di ristorazione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA