Migliora la qualità dell'aria in
Veneto. Lo afferma l'assessore Gianpaolo Bottacin, in base ai
dati rilevati dall'Arpav e relativi all'anno 2023, provenienti
dagli strumenti automatici della rete.
Per il quarto anno consecutivo viene rispettato in tutte le
stazioni di misura il valore limite annuale del biossido di
azoto, con concentrazioni medie tendenzialmente inferiori o, al
più, in linea con quelle dell'ultimo triennio. Anche i limiti
annuali del particolato, sia PM10 che PM2.5, fissati
rispettivamente a 40 e 25 microgrammi per metro cubo, risultano
rispettati in tutte le centraline della rete aria.
Secondo il rapporto Arpav, rimane ancora diffuso invece il
superamento del valore limite giornaliero per il Pm10, fissato a
50 microgrammi per metro cubo, da non sforare per più di 35
giorni l'anno: nel 2023 è stato rispettato in 11 centraline su
38, un dato comunque in miglioramento rispetto alle 8 stazioni
sotto il limite del 2022. Viene inoltre evidenziato che
nell'ultimo anno il numero medio di superamenti registrati è
stato generalmente inferiore a quelli conteggiati nel 2022, e in
linea con il 2021, uno degli anni con i livelli di PM10 più
bassi. Infine, per quanto concerne l'ozono, nonostante un'estate
con lunghi periodi di caldo intenso, il numero di superamenti
della soglia è stato complessivamente inferiore al 2022, con un
massimo nel mese di giugno.
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