Negli ultimi 18 mesi, cioè
dall'inizio della guerra in Ucraina, il Veneto ha registrato un
calo delle esportazioni manifatturiere nei due paesi in guerra
del 21,7% rispetto al precedente anno e mezzo.
E' il risultato condotto da uno studio di Confartigianato Veneto
sulla base di dati Istat.
"Dall'inizio del conflitto - riferisce il presidente
dell'associazione artigiana, Roberto Boschetto, declinando il
fenomeno in valore reale - abbiamo già perso oltre mezzo
miliardo di euro. Per fortuna si tratta 'solo' dell'1,6% dei
120 miliardi che la nostra regione ha esportato nel mondo nello
stesso arco di tempo ma si tratta di un mercato molto importante
per le merci delle nostre piccole e medie imprese. La Russia
infatti -prosegue - era (ed è tuttora) tra i più grandi
estimatori dei prodotti del Made in Italy di punta del lusso".
Anche il settore dell'automazione-meccanica, tuttavia, appare
fortemente impattato da questa situazione. Il 26,1% dei beni
esportati nei due territori in conflitto riguarda i macchinari e
le attrezzature, comparto che registra un calo del 31,5%
corrispondente ad una contrazione di oltre 200 milioni.
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