'Mi sento onorata per questo
riconoscimento, che però non va a me, ma anche a tutti quelli
che lavorano a questo progetto, un'esperienza vincente che
continua essere vitale, si promuove in modo interessante non
solo dal lato sociale ma anche da quello culturale". Così
Giuseppina Casarin, 65 anni, commenta la sua nomina a Ufficiale
dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana, conferitole per
il suo impegno con il coro "Voci dal mondo", che anima nel cuore
di Mestre (Venezia).
Il coro nasce nel 2008 all'interno del quartiere Piave, zona
storica della terraferma veneziana ma descritta negativamente
per episodi di degrado e microcriminalità. "Venne promosso dal
servizio delle Politiche sociali del Comune - ricorda Casarin -
che lo hanno seguito da vicino per i primi due anni tramite gli
operatori di strada. Poi si è costituito in associazione
culturale ed è andato avanti in autonomia".
La formazione è composta di una quarantina di persone
provenienti da Mestre e dalla città metropolitana di Venezia,
assieme ai 'nuovi abitanti' giunti con i flussi migratori: ci
sono cittadini da Sri Lanka, Moldavia, Ungheria, Ucraina,
Eritrea, Camerum, Costa d'Avorio, Nigeria e Messico. "Siamo in
un contesto aperto - continua - e la nostra esperienza è stata
riproposta anche in Friuli, è stata copiata a Pordenone con un
coro che si chiama 'Canto sconfinato'. Spesso mi chiamano a
parlarne, e io racconto di musica, cultura e inclusione".
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