Angelika Hutter presentava una
"seminfermità mentale" al momento del fatto, ma la capacità di
sostenere il giudizio a suo carico è confermata, con "elevato
grado di pericolosità sociale". Lo ha stabilito il pool di
consulenti nominati dal Gip di Belluno Enrica Marson,
nell'ambito dell'incidente probatorio richiesto dalla Procura
per la perizia psichiatrica su Angelika Hutter, l'automobilista
tedesca di 32 anni che il 6 luglio uccise, con la propria auto
il piccolo Mattia Antoniello, il papà Marco e la nonna materna
Maria Grazia Zuin a Santo Stefano di Cadore (Belluno).
Lo riferisce la società 3A Valore, che attraverso l'avvocato
Alberto Berardi di Padova rappresenta la famiglia delle tre
vittime. A detta dei legali non potrà scattare nei confronti
della donna la sospensione condizionale della pena.
I consulenti dalla Procura, Renato Ariatti, Stefano Zago,
Tommaso Caravelli ed Heinz Prast, hanno dibattuto con i
consulenti tecnici per la parte offesa: Giuseppe Sartori,
ordinario di Neuropsicologia e Psicopatologia Forense
all'Università di Padova, Matilde Forghieri, specialista in
psicoterapia e psicoterapeuta, e Pierfrancesco Monaco, medico
legale.
"Prendiamo favorevolmente atto - commenta Berardi - che è
stato accertato, con tutte le garanzie del contraddittorio, che
sussistono tutte le condizioni per il proseguimento del
procedimento e dunque per l'accertamento delle responsabilità
correlate". Per dopo Pasqua si attende la richiesta di rinvio a
rinvio a giudizio.
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