Un grande evento speciale, che andrà
in mondovisione, anticiperà di fatto l'inaugurazione
dell'edizione numero 101 dell'Arena di Verona Opera Festival:
Riccardo Muti dirigerà l'apertura della celebrazione del
riconoscimento del canto lirico come patrimonio dell'umanità da
parte dell'Unesco. L'evento si terrà all'Arena il 7 giugno e il
maestro Muti, e gli altri direttori che lo seguiranno,
guideranno un'orchestra di 154 elementi a cui si affiancheranno
i maestri con i 300 coristi che si avvicenderanno sul palco.
Ma l'edizione 2024 del festival sarà soprattutto dedicata
alla celebrazione di Puccini nel centenario della morte. Il
festival vero e proprio si aprirà infatti l'8 giugno con la
spettacolare Turandot firmata da Zeffirelli. Poi a luglio ci
sarà una Boheme allestita da Alfonso Signorini e, ad agosto, una
Tosca che vedrà Anna Netrebko per la prima volta in questo ruolo
in Arena e che verrà proposta nella storica produzione "noir" di
Hugo De Ana.
Oltre ad altre 4 opere liriche iconiche, con due versioni
dell'Aida, Il barbiere di Siviglia e la Carmen, il festival
vedrà anche la riproposizione di altre serate evento: da Bolle
and Friends che torna con un nuovo spettacolo, alla Nona di
Beethoven, alla Noche Espagnola con Placido Domingo, i Carmina
Burana, il balletto con Zorba il greco fino all'evento immersivo
pensato per i giovani: proiezioni tridimensionali per celebrare
Le quattro stagioni di Vivaldi a 300 anni dalla loro
pubblicazione.
Verona aprirà la celebrazione del riconoscimento Unesco ma,
ha annunciato il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi,
"l'evento si ripeterà ogni anno e il prossimo si terrà a Roma,
in concomitanza con il Giubileo. "Questa edizione era nata come
la stagione pucciniana, nel centenario della sua morte. Poi è
arrivata la fantastica notizia dell'Unesco e l'assegnazione di
Verona come luogo per la celebrazione: per me che sono una
cantante lirica è un onore poter dedicare una serata a questo
riconoscimento" ha commentato la soprintendente dell'Arena,
Cecilia Gasdia.
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