È Verona la seconda città più
generosa d'Italia in tema di donazione di organi. È quanto
emerge dalla quinta edizione dell'"Indice del Dono", il rapporto
realizzato dal Centro nazionale trapianti (Cnt) che analizza i
numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e
tessuti registrate nel 2023 al rinnovo delle carte d'identità
nelle anagrafi di oltre 7.000 Comuni italiani, in vista della
Giornata nazionale della donazione degli organi che si celebra
domenica 14 aprile.
Tra i centri con oltre 100mila abitanti, la città scaligera è
risultata seconda in assoluto dietro Trento, con un indice di
69,56/100, una percentuale di consensi dell'81,7% e
un'astensione del 43,4%. L'anno scorso il capoluogo scaligero si
era fermato al quarto posto.
Settima è Padova, dove i "sì" registrati nel 2023 sono stati
il 78,2% (indice 68,36/100). Belluno è nona a livello nazionale
tra i comuni medio-grandi (30-100mila abitanti), mentre nella
"top ten" dei comuni medio-piccoli (5-30mila abitanti) troviamo
Ponte nelle Alpi (Belluno) ottava, e Torreglia (Padova) nona,
mentre Chies d'Alpago (Belluno) è sesta tra i piccoli centri con
meno di 5mila abitanti. Il paesino del bellunese è primo
assoluto in Veneto, davanti a Vallada Agordina e Lorenzago di
Cadore.
Il Veneto è complessivamente al quarto posto tra le regioni
italiane con un tasso di consenso del 74,1% e un'astensione del
40,2%, contro una media nazionale di 68,5% di sì e di 41,8% di
astenuti. Tra le diverse fasce d'età, sono i veneti tra i 41 e i
50 anni i più generosi (76,6% di consensi), praticamente
appaiati i 31-40enni (76,5%), dietro i 18-30enni (73,9%). Meno
bene i 71-80enni (68,5%), ma fra i coetanei gli anziani del
Veneto sono al secondo posto nazionale.
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