Di Rosanna Codino e Andrea Buoso
Il disegno di legge sull'Autonomia
scatena le tensioni nella maggioranza. Sale lo scontro in Veneto
tra Lega e Forza Italia, mentre anche il centrodestra al Sud
mette i suoi paletti. In Calabria (regione guidata dall'azzurro
Roberto Occhiuto) la maggioranza vota un testo in cui si chiede
che la conferenza Stato-Regioni non ratifichi nessun accordo in
tema di Autonomia senza "una preventiva analisi d'impatto anche
delle materie esclude dai Lep". In Veneto a riaccendere le
polemiche è il coordinatore forzista, Flavio Tosi, che ha
puntato l'indice contro l'attuale assetto che governa la
Regione. "Noi non siamo mai stati coinvolti nella maggioranza di
Palazzo Balbi, perché per decisione di Zaia Forza Italia non ha
nessun assessorato", ha attaccato l'ex sindaco di Verona.
Una scelta, quella del governatore, che per Tosi "rompe
clamorosamente con la storia del centrodestra. Infatti, quando i
rapporti di forza erano invertiti, Berlusconi e Forza Italia -
ha ricordato - hanno sempre riconosciuto a ciascun alleato,
grande o piccolo che fosse, dignità e rappresentanza. Noi invece
oggi non siamo rappresentati in Giunta e non esprimiamo nemmeno
una presidenza di Commissione in Consiglio regionale". E' un
fatto che Fi in Consiglio abbia solo due rappresentanti, e che
comunque abbia sempre votato a favore dei provvedimenti della
maggioranza. Ma è anche vero che da tempo sono in corso, da
parte del coordinatore veneto (ex leghista) e mai in buoni
rapporti con Zaia, una serie di attacchi proprio al governatore.
Che l'autonomia sua un argomento sensibile lo dimostrano le
parole del presidente del Veneto alla richiesta di Tajani di un
confronto più approfondito sul disegno di legge in discussione
alla Camera "vigilare non serve - ha messo in chiaro Zaia - è
l'autonomia di tutti, non c'è una parte politica che vuole
scappare con la 'refurtiva'". Un ragionamento bollato da Tosi
come una "polemica sterile e inutile". Parole, quelle dell'ex
sindaco di Verona a cui Zaia non replica lasciando che a
rispondere sia il segretario leghista della regione, Alberto
Stefani: "con questi attacchi continui a Zaia, Fi ha scelto di
uscire dal perimetro della maggioranza di governo della
regione".
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