Uno scienziato di fama internazionale
in corsa per guidare la federazione mondiale del rugby. Il primo
candidato a farsi avanti ufficialmente, alle prossime elezioni
presidenziali di 'World Rugby' che si terranno a novembre, è
infatti il professor Andrea Rinaldo. E' lo studioso che a marzo,
parlando di riscaldamento globale, lanciò l'allarme sullo
scioglimento dei ghiacciai e su Venezia che "a fine secolo sarà
sommersa dal mare". 70 anni, veneziano, attualmente è direttore
del Laboratorio di ecoidrologia all'Ecole Polytechnique Federale
di Losanna, Ordinario di Costruzioni idrauliche nell'Università
di Padova, ed è il primo italiano vincitore, nel 2023, dello
Stockolm Water Prize, riconoscimento considerato dalla comunità
scientifica il Premio Nobel delle scienze dell'acqua,
consegnatogli da Re Carlo XVI Gustavo di Svezia.
E' anche membro dell'Accademia dei Lincei, ma prima di
diventare tutto ciò è stato un giocatore di rugby che negli anni
'70 colleziono' anche 4 presenze con la nazionale azzurra. Con
il Petrarca Padova, di cui poi dal 1996 al 2003 è stato
presidente, ha vinto tre scudetti. Nel 1978 fu costretto a
ritirarsi per la rottura dei legamenti crociati di un ginocchio.
Divenuto dirigente, il prof. Rinaldo è membro del Council di
'World Rugby' in rappresentanza dell'Italia, insieme al
presidente federale Marzio Innocenti e fa parte anche
dell'organismo responsabile delle Coppe Europee. Ha rivestito la
carica di Consigliere Federale della Fir nei quadrienni
2012-2016 e 2016-2020.
La sua candidatura alla presidenza mondiale è stata annunciata
oggi a Tokyo nel corso del ricevimento organizzato
dall'Ambasciatore Gianluigi Benedetti in onore della squadra
azzurra, che domenica (alle ore 7 italiane) affronterà il
Giappone a Sapporo. " Rinaldo, che mi affianca nel consiglio di
World Rugby e che gode della profonda stima di tutti i nostri
stakeholders internazionali - ha detto Innocenti - ha deciso con
il nostro pieno supporto di avanzare la propria candidatura a
presidente della federazione internazionale, primo italiano in
138o anni di storia. Anche, anzi soprattutto, da queste
iniziative passa il futuro ruolo dell'Italia nel mondo del rugby
internazionale".
Da parte sua Rinaldo ha spiegato che fra i motivi della sua
decisione di candidarsi c'è stata "la necessità di garantire un
equo sviluppo del gioco e la salvaguardia del benessere delle
nostre atlete e dei nostri atleti. Ciò mi ha indotto a dare
seguito agli incoraggiamenti che ho ricevuto e ad avanzare con
il sostegno della Fir, che mi onora, la candidatura a presidente
di World Rugby". Tra i punti del suo programma "l'avvio di una
discussione sull'introduzione di tetti salariali, nell'interesse
di un'evoluzione del gioco su scala globale" e la totale
trasparenza sulle entrate di World Rugby.
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