"La colpa è mia. Dovevo stare zitta
e non chiedere aiuto": lo dice al Corriere della Sera Carmen, la
donna che è stata rapinata da un moldavo, ed è intervenuto in
soccorso Giacomo Gobbato, il 26enne ucciso da vari fendenti del
malvivente. La donna non si da' pace: "Quello mi ha preso a
pugni, mi ha rubato lo zaino...Ma chi se ne frega - si sfoga -.
Se non avessi urlato non sarebbe accorso nessuno e quel ragazzo
oggi sarebbe ancora vivo" .
Cinquanta anni, origini colombiane, vive a Mestre da 25 anni
con il compagno: abitano in un appartamento di Mestre a tre
isolati dal luogo dove è avvenuto l'omicidio. Quanto al moldavo,
che ha 38 anni e oggi comparità nell'udienza di convalida del
fermo, la donna lo descive "come un gigante di 1 metro e novanta
che l'ha afferata da dietro tappandole la bocca e le ha sferrato
tre pugni". Carmen e Loris non vedono l'ora di rigraziare i
genitori di Giacomo e tutti i ragazzi del Centro sociale Rivolta
di Marghera che al comissariato, pur nel dolore della perdita
dell'amico, hanno cercato di confortare Carmen in tutti i modi.
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