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Approda al mare 'Mar de Molada', ultima tappa per Marco Paolini

Approda al mare 'Mar de Molada', ultima tappa per Marco Paolini

Sabato a Brussa di Caorle dialogo col 'Nobel dell'acqua' Rinaldo

VENEZIA, 01 ottobre 2024, 11:31

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Approda" al mare sabato 5 ottobre il progetto "Mar de Molada" di Marco Paolini, ultima tappa del teatro campestre lungo il Piave. Per soddisfare la grande richiesta del pubblico, la capienza dello spettacolo è stata aumentata da 2.000 a 3.000 spettatori, con nuovi biglietti in vendita su Vivaticket.
    Partito il 15 settembre dai Serrai di Sottoguda (Belluno) lungo il torrente Pettorina, proseguito alla Certosa di Vedana, lungo il Cordevole e poi sul greto del Piave, Mar de Molada approda infine nella Brussa di Caorle (Venezia), l'ultimo tratto di costa agricola dell'Adriatico.
    A Vallevecchia lo "Stravedo" che introduce lo spettacolo sarà una conversazione tra Marco Paolini e Andrea Rinaldo, professore di idrologia e costruzioni idrauliche, vincitore dello StockholmWater Prize 2023, il "Nobel dell'acqua". Paolini partirà dal racconto della devastazione causata dalla tempesta Vaia nel 2018, per accompagnare il pubblico nel viaggio di una goccia d'acqua.
    Ad arricchire le storie di fiumi di Paolini ci saranno le melodie e i canti di Patrizia Laquidara, con arrangiamenti e sound design di Giovanni Frison, la Piccola Banda della Fabbrica del Mondo, un ensemble di legni, ottoni e percussioni nato attorno al progetto, un coro popolare con la funzione del coro greco formato da cittadini, volontari della Protezione civile e Vigili del Fuoco, Cai e associazioni del territorio che da mesi si preparano con laboratori teatrali coordinati da Farmacia Zooè (Marco Duse e Marco De Rossi) e Marta Dalla Via. Una presenza speciale a Vallevecchia saranno i canti di montagna del coro Valcavasia.
    È stato scelto un repertorio di canzoni che trattano il tema dell'acqua, tra cui quella che potrebbe essere definita l'inno di questo progetto: "L'acqua xe morta" di Beppe De Marzi.
   
   

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