Sempre di più in futuro i problemi
della salute planetaria dovranno essere affrontati in un modo
integrato, in cui la salute umana è legata a doppio filo a
quella del mondo animale e alla cura dell'ambiente. E' il monito
che arriva dai tre giorni del Planetary Health Forum ,
conclusosi oggi a Verona con la partecipazione di 4.500 persone,
mentre 20mila soo state quelle che hanno assistito alle varie
sessioni in streaming.
"Non ci dobbiamo rassegnare, anche se viviamo in un mondo in
tempesta - ha detto il professor Walter Ricciardi, presidente
del comitato scientifico - Il Planetary Health Festival ha
rappresentato un momento cruciale per riflettere
sull'interconnessione tra la salute dell'uomo, dell'ambiente e
degli animali. La partecipazione in questi giorni ci conferma
quanto sia necessario un cambio di paradigma, dove la salute
venga vista come un sistema globale e integrato. Solo
affrontando le sfide sanitarie in un'ottica planetaria, possiamo
davvero fare la differenza e garantire un futuro più sano e
sostenibile per tutti.".
Nei 64 eventi si sono alternate le voci di 296 relatori, tra
esperti e rappresentanti delle istituzioni, a testimoniare il
crescente interesse verso un approccio integrato alla salute
planetaria. Il successo di partecipazione all'evento è stato
dovuto a diversi fattori, tra i quali il coinvolgimento della
comunità, i momenti di interazione tra scienziati e pubblico e i
laboratori tematici.
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