Le autorità scolastiche hanno
chiuso, senza conseguenze per l'insegnante, il secondo
procedimento disciplinare che era stato aperto nei confronti di
un'insegnante di scuola media di Treviso cui era stato
contestato, da fonti esterne all'istituto, di aver esonerato -
su richiesta delle famiglie - due studenti islamici dal seguire
le lezioni sulla Divina Commedia di Dante. Lo rende noto oggi la
Cgil del Veneto. Il caso era emerso nel maggio scorso. Anche la
contestazione di non "aver vigilato"" mossa nei confronti della
dirigente scolastica è stata archiviata - aggiunge la Cgil -
perché è stato provato che nessun alunno della classe è stato
esonerato dalla trattazione dell'opera dantesca, svolta
dall'insegnante in aula alla presenza di tutti gli studenti e
soprattutto perché "non spetta al dirigente controllare i
processi di insegnamento apprendimento nelle classi". Per il
sindacato "si è trattato di una strumentalizzazione che ha
aggredito l'autonomia e la professionalità di due lavoratrici,
mettendo in discussione la libertà d'insegnamento della docente
e la responsabilità dirigenziale con il solo e unico fine di
dettare dall'esterno ciò che la scuola deve fare".
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