Il nuovo spettacolo di Tommaso
Faoro ha aperto ieri sera la nuovissima rassegna dedicata alla
standup comedy al Teatro a l'Avogaria di Venezia, storico
"tempio" della commedia dell'arte della città lagunare.
La stagione è curata da Nicolò Falcone, altro talento
veneziano di questo genere, nato nei "comedy club" statunitensi
e diffusosi anche in Italia negli ultimi anni tramite il web e
approdato alla televisione, e si affianca alle altre stagioni e
corsi di teatro e di commedia dell'arte.
Faoro, 27 anni, nato a Mestre e già con un curriculum
nazionale di un certo rispetto, è tornato sui palchi con il
monologo "Il verme solitario", dove gioca con parole, metafore
ardite e auto-satira sulla sua corporatura, sul cibo, la fame,
esplorando alcune assurdità della narrazione sul cibo. Si va dai
ripieni improbabili dei ravioli di una nota azienda veronese
all'introvabile pizza all'ananas, per arrivare alla critica del
rito della grigliata e della figura del fuochista.
La stagione di standup a l'Avogaria proseguirà fino a maggio
con altri nomi emergenti della scena nazionale, e comprenderà
anche una serata "microfono aperto", mutuando dalla tradizione
statunitense dell'"Open Mic" che invita comici dilettanti a
salire sul palco con il proprio monologo, esposti al giudizio
del pubblico. Le iniziative de l'Avogaria sono riservate ai
soci, con iscrizione possibile a teatro.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA