/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ateneo Padova lancia linee guida affidabilità social in sanità

Ateneo Padova lancia linee guida affidabilità social in sanità

Per la regolamentazione dei contenuti sanitari condivisi

PADOVA, 13 novembre 2024, 18:20

Redazione ANSA

ANSACheck
© ANSA/EPA

© ANSA/EPA

Arriva dall'Università di Padova, specificamente dalla Scuola di specializzazione in dermatologia e venereologia, la prima iniziativa al regolamentare l'informazione sanitaria nei social media Questo per garantire l'accuratezza e l'affidabilità delle informazioni condivise. I social media rivestono un ruolo importante anche nelle informazioni sulla salute pubblica; ma l'assenza di regolamentazioni chiare genera sfide etiche e rischi di disinformazione.
    Ecco che uno studio condotto da Fortunato Cassalia e Anna Belloni Fortina, del dipartimento di Salute della Donna e del Bambino dell'Università di Padova, ha provato a fissare delle linee guida strutturate per garantire l'affidabilità e la qualità delle informazioni sanitarie sui social.
    Lo studio, pubblicato sulla rivista internazionale Dermatology Reports, si intitola 'Call for regulation of social media health content: an initiative of the Italian Association of Hospital Dermatologists'. La Call è una prima iniziativa al mondo nel suo genere - spiegano i due studiosi - ed ha l'obiettivo di contrastare la disinformazione, poiché l'assenza di regole chiare sui contenuti sanitari espone il pubblico a rischi significativi, come diagnosi errate o trattamenti inappropriati. "Il nostro - spiega Cassalia - è un appello per la regolamentazione dei contenuti sanitari sui social media; un'Iniziativa dell'Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani (Adoi), che si propone di analizzare l'uso dei social media, in questo caso da parte dei dermatologi italiani, e di valutare l'impatto delle loro attività sulla consapevolezza pubblica e sui comportamenti preventivi.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza