I centri anti-violenza del Veneto
hanno un rapporto di 'presa in carico' di una donna ogni 600
residenti, e sono in aumento le donne che vengono accolte nelle
case-rifugio: nel 2023 erano state 214, nel 2024 sono già
arrivate a 241. Chi si rivolge a queste strutture per un aiuto
rispetto a situazioni di violenza e sopraffazione ha un'età tra
i 18 e gli 80 anni.
Sono i dati sul fenomeno illustrati dalla Regione Veneto,
che conta 25 centri antiviolenza, con 34 sportelli e 37 case
rifugio, distribuiti su tutto il territorio.
A livello di soli 'contatti' dei centri antiviolenza, ne sono
stati registrati 7.142 nel corso del 2023 (nel 2022 erano stati
6.009), mentre le donne prese in carico complessivamente nel
corso del 2023 sono state 3.628, anche in questo caso in aumento
rispetto al 2022 (3.325). Si può stimare che circa un contatto
su tre (30%) si traduce in una effettiva presa in carico da
parte delle strutture. Del totale delle donne assistite, ben
2.406 hanno figli, di queste sono 1.304 le mamme con figli
minori. I figli e le figlie minori di queste donne sono 1.885,
dei quali 123 vittime dirette di violenza, pari al 6,5% del
totale; i minori vittime di violenza assistiti, sia maschi che
femmine, sono 851 (45,1% del totale).
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