Al Museo d'Arte Moderna
Mario Rimoldi di Cortina d'Ampezzo apre al pubblico, da domani
al 21 aprile 2025, la mostra Neo Pop: perenne metamorfosi di un
mito, un'esposizione collettiva che mette in risalto l'attività
di un gruppo di 15 artisti appartenenti alla corrente artistica
Neo Pop e da anni impegnati in una complessa ricerca sulla nuova
figurazione del linguaggio immediato, capace nella
contemporaneità di rivolgersi a un pubblico sempre più ampio.
La mostra, curata da Giorgio Chinea Canale e allestita nei
primi due piani del Museo, vede protagonisti alcuni degli
interpreti più rappresentativi della scena artistica di fine
anni Ottanta e inizio anni Novanta del secolo scorso, tra cui
Marco Lodola, Gianni Cella, e quelli che si sono affacciati al
terzo millennio come Giuseppe Veneziano, Francesco De Molfetta,
Fulvia Mendini, Andy Bluvertigo, Pao, Giovanni Motta, Laurina
Paperina e The Bounty Killart, con la partecipazione di due
giovanissimi artisti, Waro e Erk14 e la presenza internazionale
di Tomoko Nagao, Gabriel Ortega e Albert Pinya.
Tra le opere esposte, tre fanno parte della collezione del
Museo: la grande tela scelta come immagine rappresentativa della
mostra - Life (1969) - realizzata dal pittore Vincenzo Marano e
acquisita da Mario Rimoldi nell'ultima fase della sua avventura
collezionistica; l'opera Le attese (1994) di Mimmo Rotella e
Città del Cosmo (1973) di Aldo Borgonzoni.
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