Tre preziosi e straordinari
disegni di Leonardo da Vinci, provenienti dal Codice Atlantico
conservato nella Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano,
rappresentano l'attrattiva maggiore dell'evento espositivo "Tre
Capolavori a Vicenza" aperto da oggi al 9 marzo 2025 in Basilica
Palladiana a Vicenza. L'evento è ideato e promosso dal Comune
con la co-organizzazione di Intesa Sanpaolo e curato da Guido
Beltramini, direttore del Palladio Museum.
Per l'occasione, il salone all'ultimo piano della Basilica,
simbolo della città e patrimonio Unesco dal 1994, è stato
trasformato in un vero e proprio teatro dove è stato allestito
un "incontro" fra tre grandi artisti di epoche diverse: gli
studi e i disegni di Leonardo da Vinci (1452-1519), la pala con
"L'alluvione del Colmeda" di Jacopo da Bassano (1510-1592),
conclusa nel 1576 per l'altare della chiesa di Santa Maria degli
Angeli a Feltre e l'inedita installazione site-specific di
Gianandrea Gazzola (classe 1948), dal titolo "Senza nome",
consistente in uno specchio d'acqua quadrato di 12 metri per
lato e in tre teli sospesi, dell'altezza di 8 metri, collocati
al centro.
La rassegna è un regalo ai residenti a Vicenza e provincia,
che avranno la possibilità di ammirare gratuitamente i
capolavori in dialogo, ma la rassegna è aperta anche a turisti e
visitatori attesi soprattutto per le vacanze di Natale. La
curiosità maggiore riguarda i disegni di Leonardo da Vinci, le
cui opere non erano mai state ospitate nella storia a Vicenza.
In queste pagine il sommo artista annotava riflessioni personali
intrecciate a schemi scientifici: sono vere e proprie mappe
mentali, in cui si depositano le ricerche di Leonardo, talmente
personali e segrete da essere annotate con la caratteristica
calligrafia invertita, leggibile solo allo specchio. In questi
fogli Leonardo riflette tanto sui meccanismi della visione,
sulla luce e l'ombra, quanto sulle traiettorie rettilinee e
tortuose seguite dalle immagini e dagli odori per raggiungere i
nostri sensi e divenire percettibili: egli immagina l'aria
intorno a sé attraversata dalle scie delle "species", vale a
dire da elementi infinitesimali emessi dai corpi.
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