"Si chiude un anno funesto,
particolare per me dal punto di vista umano. Questi sono gli
stessi banchi in cui il 2 agosto ho dovuto difendermi davanti al
Consiglio comunale. È una grande sofferenza personale che ho nel
cuore da allora, ma ho deciso di non cadere in un'idea di
rancore o cattiveria verso altri. So solo che difenderò la mia
onestà fino in fondo con la forza della legge". Con queste
parole, ricordando l'indagine che lo vede coinvolto, il sindaco
di Venezia, Luigi Brugnaro, ha iniziato a Mestre il punto
sull'attività della sua giunta nel corso dell'anno che sta
volgendo al termine.
Il primo cittadino ha battuto più volte sul tasto del
bilancio, indispensabile per "efficientare il Comune" e fornire
comunque "più servizi rispetto al passato". Ha ricordato la
sperimentazione del contributo d'accesso che sarà riproposto con
poche modifiche anche nel 2025, l'approvazione del "barcavelox"
che il prossimo anno entrerà in una fase di sperimentazione, e
il regolamento sugli affitti brevi, a oggi in fase di
discussione in Consiglio comunale.
Dopo un accenno sul fronte della sicurezza, con l'incremento
delle forze di polizia annunciate nelle scorse settimane dal
ministro Piantedosi, e quello delle videocamere di sicurezza
(cento in più nel triennio 2024-26), il primo cittadino ha
ricordato i cantieri aperti in città, "che valgono 1,5 miliardi
di euro": lo stadio, che vedrà significativi passi avanti a
partire dalla primavera; la questura di Marghera, per la quale
"si sono dimostrate interessate 10 aziende e quindi si farà"; la
stazione ferroviaria di Mestre, pèr la quale Rfi ha indetto una
gara da 98 milioni di euro; la riqualificazione di piazza
Mercato a Marghera e il progetto di Alì nell'area dell'ex
ospedale Umberto I di Mestre.
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