E' stato ricordato oggi, con una
cerimonia, il sovrintendente della Polizia di Stato Antonio
Lippiello, morto a Mestre il 7 gennaio del 2000, all'età di 37
anni, durante un un'operazione contro alcuni trafficanti di
droga.
La cerimonia ha visto la presenza del Prefetto di Venezia, Darco
Pellos, del questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso e del
delegato del Comune di Venezia, l'assessore alla Sicurezza
Elisabetta Pesce.
Il poliziotto, all'epoca Capo pattuglia dell'equipaggio di
una volante, nella notte tra il 6 ed il 7 gennaio del 2000,
nell'ambito di un'operazione antidroga, si mise all'
inseguimento di un'automobile con a bordo due trafficanti di
stupefacenti i quali, eludendo l'alt intimato dagli agenti,
diedero inizio ad un inseguimento sul filo dei 200 km all'ora,
nel corso del quale la vettura dei fuggitivi speronò per due
volte quella in cui si trovavano i poliziotti, mandandola a
finire contro il guard-rail nei pressi dell'uscita Castellana.
Nell'urto Lippiello rimase ucciso.
La Questura di Venezia ha voluto rendere omaggio al collega
con la celebrazione di una messa alla Parrocchia San Lorenzo
Giustiniani a Mestre, alla quale sono intervenute autorità
civili e militari e, a seguire, è stato deposto un omaggio
floreale presso il cippo commemorativo alla rotatoria
"Castellana" seguito dalla benedizione ad opera del cappellano
della Polizia di Stato Padre Piero Rizza. Erano presenti
numerosi colleghi della Polizia di Stato oltre alla moglie di
Lippiello, Alessandra e le due figlie, e il fratello del
poliziotto. Il questore Bonaccorso, si è intrattenuto con i
familiari del sovrintendente ricordandone "l'impegno, la
dedizione e l'alto senso del dovere profuso fino all'estremo
sacrificio della vita, il cui ricordo rimane ancora oggi, a 25
anni di distanza, una guida costante per tutti i poliziotti ed
un richiamo al valore del servizio per la comunità".
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