Uno dei più piccoli comuni del
Veneto, Danta di Cadore, guidato dal sindaco più giovane della
regione, è stato il primo ad adottare formalmente Ecosistema
Belluno, il progetto per il rilancio del territorio che fa leva
su innovazione e la collaborazione estesa tra enti pubblici,
imprese e università.
Nella sua ultima seduta il consiglio comunale di Danta di
Cadore ha approvato all'unanimità il progetto "Ecosistema
Belluno" nelle proprie linee di sviluppo programmatico
amministrativo. "Partire dalla valorizzazione delle nostre
imprese, rilanciandole sullo scenario della competitività, è la
chiave per garantire futuro e prosperità alla nostra Provincia e
per combattere lo spopolamento con politiche strutturali - ha
affermato il sindaco Thomas Menia Corbanese, 25 anni - Danta
vuole essere protagonista di questo rilancio e di questo
cambiamento".
L'Ecosistema Belluno, promosso dall'Ipa Prealpi e Dolomiti
Bellunesi, è un'alleanza di enti pubblici e privati che ha
l'obiettivo di creare un ecosistema aperto per lo scambio di
conoscenza e la creazione di innovazione nel territorio
bellunese. Avviato all'inizio del 2024, il progetto è inteso
come una piattaforma di coordinamento e di integrazione tra i
diversi attori dell'ecosistema locale, istituzioni, imprese,
associazioni di categoria, centri di ricerca e università.
La presenza nel Bellunese di grandi imprese e di istituti
universitari come la Luiss e l'Università di Padova consente di
programmare tre azioni principali: formazione executive su base
continuativa per imprese e amministratori locali, progetti di
open innovation per e con le imprese e il supporto alla
creazione di nuova imprenditorialità con precisi focus
industriali.
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