In dirittura d'arrivo la remotizzazione e l'automazione delle gru elettriche a portale, adibite alla movimentazione di container e semirimorchi, nel grande terminal di Interporto Padova, che diventa così il primo interporto in Italia a introdurre questa modalità operativa.
In questo fine settimana, infatti, sono iniziati, con successo, i test operativi per la parte treno-piazzale di deposito, dopo il completamente di tutti gli interventi infrastrutturali e di software necessari.
Una seconda fase riguarderà la
movimentazione dei carichi dei camion. Ma andiamo per punti
chiarendo, innanzitutto, la differenza tra remotizzazione ed
automazione della gru. Per remotizzazione si intende la manovra
della gru, in tutte le sue operazioni, non più dalla consueta
cabina sospesa a una ventina di metri da terra, ma da una sala
controllo appositamente realizzata nella palazzina uffici del
terminal. Con la sola remotizzazione, le operazioni sono ancora
svolte tutte dal gruista, che ha davanti a sé gli stessi
comandi presenti nella cabina della gru e segue le fasi su sei
schermi, in un ambiente decisamente più comodo e confortevole.
Con l'automazione, invece, è la gru stessa a compiere in
autonomia tutti i movimenti necessari, grazie alle istruzioni
ricevute dal TOS (Terminal Operative System), il software
sviluppato da Interporto Padova proprio per gestire questi
processi. Le istruzioni possono essere inserite dai gruisti, o
gestite direttamente dal software che si avvale anche di
applicazioni AI.
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