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In evidenza
In evidenza
In collaborazione con CCIAA Venezia Rovigo
Sono negativi i dati diffusi da
Unioncamere Veneto sull''andamento economico del secondo
trimestre 2023, nelle province di Venezia e Rovigo, anche se in
maniera meno accentuata rispetto ai dati regionali. A livello
complessivo veneto si evidenzia una variazione congiunturale
negativa dell'1,3% (-4,5% il dato destagionalizzato) della
produzione industriale, un confronto su base tendenziale del -4%
ed una contrazione del fatturato del -3%,.
Anche nella Città metropolitana di Venezia e in provincia di
Rovigo i dati sono in flessione per tutti gli indicatori, ma con
andamenti mediamente migliori rispetto a quelli regionali. Per
quanto riguarda le aspettative per il terzo trimestre, si riduce
la quota di imprenditori ottimisti a confronto con il trimestre
precedente, ma il saldo rimane comunque positivo, soprattutto
per i rodigini. Nel secondo trimestre 2023, rispetto al medesimo
periodo 2022, si registra a Venezia un rallentamento
dell'attività delle imprese dell'industria, con andamenti di
poco migliori rispetto alla media regionale. La produzione segna
un - 3,9%, il fatturato -2,6%. Gli ordini interni registrano un
-4,1% tendenziale, quelli esteri un -2,3%. Il grado di utilizzo
degli impianti si attesta al 72%, mentre i giorni di produzione
assicurati a fine trimestre sono 54. Riguardo al futuro, il 43%
degli imprenditori prevede comunque un aumento della produzione,
mentre il 18% ne prevede una diminuzione. Le prospettive per il
fatturato sono di incremento per il 49% degli imprenditori e per
il 41% con riferimento agli ordini interni, per i quali si
rileva però una pari quota che li prevede stazionari.
Leggermente più ottimistiche le stime per gli ordini esteri,
previsti in aumento per il 44% degli intervistati. La quota di
imprenditori ottimisti per tutti gli indicatori è in calo
rispetto al primo trimestre 2023.
Nella provincia di Rovigo si registra una produzione in
contrazione del 4,6% rispetto all'anno precedente, con il
fatturato totale in diminuzione del 2,7%. Gli ordini interni
registrano un -3,6% tendenziale mentre per quelli esteri la
contrazione è più contenuta, al -1,0%. Il grado di utilizzo
degli impianti si attesta al 65% e i giorni di produzione
assicurati a fine trimestre sono 65. Le prospettive degli
imprenditori rodigini sono positive sia per quanto riguarda la
produzione, per il 43% degli stessi, sia per quanto riguarda la
crescita del fatturato, indice che vede salire la quota di
ottimisti intervistati al 48%. La tendenza degli ordini interni,
invece, sarà positiva solo per il 34% degli intervistati e
stazionaria per il 42%. Infine, in merito agli ordini esteri, il
64% del campione li stima in crescita mentre il 25% degli
imprenditori intervistati ritiene che rimarranno stazionari.
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In collaborazione con CCIAA Venezia Rovigo
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