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In evidenza
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In collaborazione con Sanità per il Veneto
E' stata eseguita all'Ospedale
Fracastoro di San Bonifacio (Verona) la prima seduta di
crioablazione sotto guida ecografica, una tecnica alternativa
alla chirurgia che sfrutta il freddo per asportare i noduli
mammari.
L'operazione è stata esgeuita da Giovanna Romanucci,
Responsabile della Breast Unit dell'Ulss 9 Scaligera, coadiuvata
dall'equipe dell'Unità Operativa, in particolare dal personale
infermieristico.
Quaesta procedura utilizza l'azoto liquido come criogeno per
evitare l'intervento chirurgico in sala operatoria e cicatrici
multiple a pazienti affette da questa patologia, selezionate con
un approccio multidisciplinare in collaborazione con il reparto
di Chirurgia Senologica, diretto da Chiara Benassuti.
Le criosonde permettono un trattamento estensivo in caso di
lesioni di grandi dimensioni, o di lesioni multiple. Inoltre,
non serve ricorrere all'anestesia generale ma solo a quella
locale, e il freddo intenso agisce da anestetico naturale che
desensibilizza l'area trattata. Il trattamento, sicuro, efficace
e poco invasivo, si può effettuare in ambulatorio e permette la
ripresa immediata dell'attività delle pazienti dopo appena un
quarto d'ora. Il tutto senza tagli, suture o cicatrici visibili
che possono alterare l'apparenza e l'estetica del seno. La nuova
procedura è stata resa possibile anche grazie alla donazione
economica di Andos Odv Comitato di Verona.
"Siamo felici di aver introdotto questa innovativa tecnica di
trattamento a vantaggio delle nostre pazienti - commenta
Romanucci - Ringrazio Andos Odv di Verona per la generosa
donazione. Il primo intervento è andato a buon fine e la
paziente è stata molto soddisfatta di aver eseguito il
trattamento senza cicatrici visibili".
In collaborazione con Sanità per il Veneto
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