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In evidenza
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In collaborazione con Sanità per il Veneto
"I Giochi olimpici e
paralimpici invernali 2026 saranno un evento importante per
testare un sistema sanitario che già funziona, capace di
rispondere in modo puntuale ed efficiente alle esigenze del
territorio, ma soprattutto di mettere in campo un'organizzazione
attenta e precisa, così come richiedono i parametri del Comitato
Olimpico Internazionale". Lo ha evidenziato l'assessore alla
sanità e al sociale, Manuela Lanzarin, intervenendo oggi a
Cortina d'Ampezzo al convegno su "L'assistenza sanitaria ai XXV
giochi olimpici e XIV giochi paralimpici invernali".
Nel corso dell'appuntamento sono state illustrate le linee
operative in materia sanitaria che verranno messe in campo
l'anno prossimo in occasione di Milano-Cortina 2026, nelle sedi
di gara di Cortina e all'Arena di Verona, dove si svolgerà la
cerimonia di chiusura delle Olimpiadi e di apertura delle
Paralimpiadi.
"In una giornata tipo - ha precisato Lanzarin - con le gare
nelle tre sedi della pista delle Tofane, dello stadio del
ghiaccio e della pista di bob, saranno operativi 19 medici, 25
infermieri e 62 soccorritori. Un gioco di squadra in cui
verranno messe a punto nuove competenze e professionalità.
L'obiettivo è garantire l'assistenza per gli atleti, per tutti
coloro che saranno presenti ai Giochi, senza che venga
naturalmente penalizzata la disponibilità dei servizi sanitari
rivolti alla popolazione residente. In caso di incidenti
maggiori, gli ospedali di riferimento saranno Belluno e Treviso.
Mentre al Villaggio olimpico sarà garantita l'assistenza medica
h24, la farmacia e uno studio dentistico. Particolare attenzione
sarà rivolta anche al potenziamento dei mezzi di soccorso e ai
temi della prevenzione e della 'public health' in diversi ambiti
quali sicurezza alimentare, contenimento epidemico e promozione
della salute, su cui stiamo investendo molto per il futuro delle
nuove generazioni".
In occasione dell'inizio dei test di pre omologazione dello
sliding center, ieri sono stati impiegati sette medici, 10
infermieri, 10 volontari, 5 tecnici del soccorso alpino, 5 unità
forze dell'ordine. "Ringrazio Paolo Rosi, Regional Medical
Manager Regione del Veneto e Giuseppe Dal Ben, Commissario
Azienda ULSS 1 Dolomiti, per l'anticipazione di quello che sarà
il modello organizzativo sanitario in occasione dell'evento
Olimpico e Paralimpico del 2026", ha concluso Lanzarin.
In collaborazione con Sanità per il Veneto
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