(ANSA) - ROMA, 15 APR - Il vino italiano prende anche la
strada dell'Oriente: si registra una crescita a due cifre in
Russia e buoni risultati danno anche Giappone e Cina. È quanto
emerge da una analisi dell'Alleanza cooperative agroalimentari
sugli ultimi dati rilevati da Ismea.
Buone prospettive di ulteriore espansione in Russia, "dove il
nostro export ha registrato un +43% in volume, passando dai 77
milioni di euro di fatturato del 2016 ai 111 del 2017" si legge
nella nota. Un altro paese interessante per il potenziale trend
di crescita nei prossimi anni è il Giappone dove le esportazioni
italiane hanno registrato un discreto aumento, passando da 150 a
162 milioni di euro nel 2017 (+7,9%), e dove un accordo di
libero scambio potrebbe dare una spinta alla crescita dei
consumi di vino italiano anche se, ha osservato la coordinatrice
vino dell'Alleanza Ruenza Santandrea, "prerequisito essenziale è
la qualità assoluta".
Crescita a due cifre anche della Cina, che nel confronto
2017/2016 ha registrato un ulteriore 28,7% di incremento in
valore e un +25,9% in volumi. "Il consumo medio di vino dei
cinesi è ancora molto basso, pari a 1,1 litro all'anno", spiega
l'Alleanza. "Ma i potenziali di crescita sono reali, grazie
anche al progressivo abbandono delle campagne e lo spostamento
in città della popolazione. Il consumatore è ancora praticamente
a digiuno sui vini italiani, non li conosce, anche perché finora
le aziende italiane hanno avuto il limite di puntare sui
rispettivi marchi senza presentarsi come sistema. Non bisogna
quindi aspettarsi crescite repentine e imponenti, si andrà
avanti a piccoli passi".(ANSA).