"Ci voglio mettere la faccia, insieme con i sindaci e gli amministratori di Regioni", per attuare "le misure" sia quelle per "attenuare l'emergenza" sia "soprattutto" quelle "strutturali"; si tratta di "un tema talmente importante", quello della salute dei cittadini, "che non può essere dimenticato". Così il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti a Sky Tg24 sull'emergenza smog. "Non voglio lasciare i Sindaci e le Regioni da sole - ha aggiunto -. Mi sono messo a capo del coordinamento e chiedo che vada avanti. Incontrerò nei prossimi giorni l'Anci e le Regioni per approfondire ancora ulteriori interventi. Io sono disponibile".
Galletti ha poi parlato della situazione di Torino. ''Il Comune ha la responsabilità della salute dei propri cittadini, quindi io non posso criticare l'assessore di Torino. Dico solo che nel protocollo su base scientifica che abbiamo sottoscritto con il Piemonte questa misura non c'è. Poi sarà la Sindaca di Torino - ha sottolineato - a decidere se metterla in campo o meno, io non ho gli elementi che ha lei''.
"Capisco si voglia dare un segnale di preoccupazione, di messa in guardia, ma credo che l'allarme lanciato sia stato eccessivo". Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, commenta così l'invito del Comune di Torino a tenere chiuse porte e finestre per lo smog. "La mia non vuole essere una critica - aggiunge al termine della giunta regionale che ha approvato il semaforo delle misure anti smog - ma nel protocollo delle Regioni Padane non è previsto. Se si vuole fare di più, va bene, ma mi premetto di raccomandare il coordinamento, altrimenti i disagi diventano superiori ai benefici".
La città si è svegliata sotto una cappa grigia. Se non subentreranno cambiamenti climatici, cosa del tutto improbabile, domani scatteranno misure più stringenti di limitazioni al traffico. L'unica speranza è riposta nel vento che le previsioni meteo danno in arrivo domenica prossima.
La giunta regionale del Piemonte ha dato il via libera al 'semaforo antismog', approvando il primo pacchetto di misure previste dall'Accordo per la qualità dell'aria nel bacino padano. Un "primo tassello per un approccio condiviso alla risoluzione del problema dell'inquinamento atmosferico", spiega l'assessore all'Ambiente delle Regione Piemonte, Alberto Valmaggia. Uniforme a tutte le regioni interessate, ovvero Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte, il semaforo prevede due livelli di allarme, arancione e rosso.
L'allarme arancione si attiva dopo quattro giorni di superamento consecutivi del limite di 50 mcg/mc di Pm10 e prevede lo stop delle vetture diesel fino all'Euro4 dalle 8.30 alle 18.30 e dei veicoli commerciali fino all'Euro 2 dalle 8.30 alle 12.30. Quello rosso, che si attiva dopo 10 giorni di superamento consecutivi della soglia limite, prevede oltre alle limitazioni del traffico anche la riduzione del riscaldamento a 19 gradi, con 2 gradi di tolleranza massima.
Il Comune di Torino estende lo stop alle auto, da domani, anche agli Euro 5 diesel. Ad ufficializzare la stretta è l'assessore comunale all'Ambiente, Alberto Unia. "In base ai dati sulle Pm10 di questi giorni, abbiamo deciso di proseguire e passare al secondo livello", dice Unia. "Monitoreremo la situazione nel fine settimane - aggiunge - e se i dati scenderanno valuteremo di riconsiderare i blocchi già da lunedì". Con lo stop agli Euro 5 salgono a circa 250mila le auto che non possono circolare.
In Lombardia il livello delle polveri sottili è cresciuto in tutta la regione e supera la soglia di allarme in tutte le province con l'esclusione di Sondrio, secondo i dati forniti dall'Arpa. La media di Pm10 più alta è stata registrata nelle stazioni di Bergamo, dove è arrivata oltre i 100 microgrammi per metro cubo, cioè il doppio della soglia, ventuno microgrammi più di mercoledì, mentre a Milano di poco resta sotto i 100. In tutte queste province (con l'esclusione di Varese e Lecco dove i valori hanno superato la soglia di allarme solo negli ultimi due giorni) sono in vigore le misure antismog di primo livello, previste dall'accordo regionale sull'aria. Si va dalla limitazione della circolazione dei diesel fino ad euro 4 dalle 8,30 alle 18,30, al divieto di sostare con il motore acceso, allo stop all'uso di caldaie a biomassa (a meno che non siano la sola fonte di riscaldamento in casa). Secondo l'agenzia regionale per l'Ambiente, comunque la situazione migliorerà a partire da oggi, in particolare da domenica quando le previsione meteo segnalano pioggia.
Nel nord Italia il miglioramento della qualità dell'aria è previsto tra domenica e lunedì in concomitanza con il passaggio di una perturbazione che porterà piogge ed un sensibile rinforzo dei venti. Tutto ciò, rilevano, favorirà un abbattimento degli inquinanti atmosferici e un temporaneo miglioramento della qualità dell'aria in Val Padana.
Coperta di smog su Pianura Padana, colpa del caldo - C'è una "coperta" di smog sopra la pianura padana che tiene "confinati sotto di essa" gli stessi "inquinanti" di cui è costituita; la causa di questo "accumulo" è l'insieme delle "condizioni meteorologiche e climatiche" come il caldo, l'assenza di piogge e di vento. Lo dicono i ricercatori dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Cnr parlando dell'emergenza smog. Il Cnr fa anche presente che "le condizioni atmosferiche" e le attività dell'uomo hanno avuto un "effetto di amplificazione".
L'inquinamento uccide, 9 milioni di morti nel mondo solo nel 2015