Con la diffusione dei bitcoin nel 2013 sono aumentati gli attacchi informatici che mirano a rubare la cripto-moneta del web. Lo conferma un rapporto Kaspersky secondo il quale lo scorso anno i cyber-attacchi che avevano bitcoin nel mirino sono quasi triplicati, per un totale di 8,3 milioni. La società ha analizzato 30 campioni di 'malware', le minacce informatiche, nel mondo finanziario e nove facevano parte di un programma progettato per rubare la valuta virtuale.
L'indagine 'Financial cyber threats in 2013' di Kaspersky evidenzia che il malware finanziario che mira ai bitcoin - al momento la principale piattaforma di scambio, Mt.Gox, ha avuto un crac finanziario - è diventato estremamente popolare. Su 30 campioni di malware finanziari, 9 facevano parte del programma progettato per rubare la cripto-valuta: si tratta del 29% di tutti gli attacchi informatici finanziari eseguiti usando applicazioni nocive.
La cripto-moneta, per gli esperti, nei primi mesi del 2013 era scambiata a poco più di 13 dollari, mentre a dicembre è schizzata a quota 1.200 dollari - attirando l'attenzione dei criminali - per poi fluttuare ancora. Spesso gli utenti depositano i bitcoin sul proprio pc in un formato non crittografato e ciò facilita il cybercrime che può rubare il file del portafogli virtuale ('wallet'). Due i filoni principali di cyber-attacco individuati da Kaspersky: i programmi creati per rubare i file dei portafogli virtuali e le applicazioni progettate per installare, su pc infetti, il software che genera bitcoin. In termini assoluti, spiega Kaspersky, i ladri di 'wallet' di bitcoin hanno effettuato nel 2013 il doppio degli attacchi.
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