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Caro carburante: protesta prosegue ad oltranza

Caro carburante: protesta prosegue ad oltranza

Manifestazione non autorizzata davanti a deposito Coop

CAGLIARI, 18 marzo 2022, 09:37

Redazione ANSA

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Caro carburante: camionisti sardi, presidi anche sino a 31/3 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Caro carburante: camionisti sardi, presidi anche sino a 31/3 - RIPRODUZIONE RISERVATA
Caro carburante: camionisti sardi, presidi anche sino a 31/3 - RIPRODUZIONE RISERVATA

La protesta degli autotrasportatori in Sardegna continua. Si va verso il quinto giorno di presidio in porti e zone industriali, ma un gruppo di camionisti si dissocia dalle forme di mobilitazione più estreme. "Al quarto giorno di protesta nei porti della Sardegna contro il caro-carburante - spiega il raggruppamento 'Protesta autotrasportatori sardi - rimaniamo in attesa dell'accordo sottoscritto tra alcune associazioni di rappresentanza e la viceministra Bellanova e continuiamo la nostra protesta pacifica. Allo stesso tempo prendiamo le distanze dai pochi colleghi che, come ci è stato segnalato, sbagliando spesso in preda alla esasperazione, stanno bloccando l'attività di allevatori e agricoltori". La nota arriva dopo la chiusura dell'incontro a Roma del Tavolo dell'autotrasporto con l'accordo raggiunto tra Unatras e la viceministra.

"Attendiamo notizie precise sull'accordo raggiunto poco fa - spiegano gli autotrasportatori - A Sassari, Olbia, Cagliari e Oristano continuiamo il nostro presidio con senso di responsabilità in un momento per noi drammatico: il taglio delle accise per noi è vitale se vogliamo poter continuare a viaggiare e a fare il nostro lavoro. I pochi colleghi che stanno impedendo ad agricoltori e allevatori di scaricare mangimi per animali e merci chiediamo di fermarsi e di evitare una contrapposizione che fa male a tutti. La nostra è una lotta per la sopravvivenza delle nostre aziende, non una battaglia contro altri lavoratori che come noi stanno pagando un prezzo altissimo per il caro energia. Siamo tutti dalla stessa parte e per questo dobbiamo evitare derive che consentano a qualcuno di denigrare una mobilitazione sacrosanta e della quale l'intero Paese produttivo dovrebbe ringraziarci".

MISURA AD HOC DA CONSIGLIO REGIONALE - Rivendicare una misura per la Sardegna mirata a sostenere il costo del trasporto merci via mare perché maggiorato dalla condizione di insularità. E' questo l'impegno principale chiesto al presidente della Regione Christian Solinas, attraverso un ordine del giorno votato all'unanimità questa sera dal Consiglio regionale.
    L'odg, approvato in occasione della seduta straordinaria convocata per discutere la questione del caro carburanti e le proteste degli autotrasportatori, impegna il governatore anche a individuare forme di compensazione a favore degli autotrasportatori e delle attività produttive per i maggiori costi sostenuti, a sostenere presso il Governo efficaci azioni per capire l'origine degli aumenti ingiustificati dei prezzi dei carburanti.
    Il documento contiene anche la richiesta ai parlamentari sardi di sostenere le azioni già intraprese dal presidente della Regione per trovare una soluzione al problema. "Ci auguriamo che domani, in occasione del Consiglio dei ministri, il Governo vari le misure previste nel protocollo d'intesa firmato oggi dall'Unione delle associazioni nazionali più rappresentative dell'autotrasporto con il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile", ha dichiarato in Aula la vice presidente della Giunta regionale, Alessandra Zedda.

MINACCE A AZIENDA CELLINO. 

La protesta contro il caro carburante sarebbe sfociata in intimidazioni questa notte.
Secondo quanto appreso dall'ANSA, i carabinieri stanno infatti indagando su alcune minacce dirette al pastificio
Cellino per bloccare la partenza dei tir con le merci da parte di un gruppo di persone non ancora identificate.
Non lontano dal pastificio, sempre la scorsa notte, è andata in scena una protesta non autorizzata davanti ai cancelli dei depositi Nonna Isa e Coop lungo la strada provinciale 61.
Secondo una prima ricostruzione, subito dopo che gli autotrasportatori si sono allontanati dalla zona dove avevano tenuto un presidio, davanti ai cancelli sono arrivate una quarantina di persone che hanno acceso un falò, impedendo di fatto l'uscita dei mezzi che trasportano gli alimenti nei supermercati. Sul posto sono arrivati i carabinieri. Nel giro di breve tempo il numero di manifestati si è ridotto.
Da quanto si apprende, i mezzi dei due supermercati sono rimasti parcheggiati all'interno dell'area, fino a questa mattina presto quando sono usciti per le consegne, anche se in ritardo rispetto a quanto era previsto. I manifestanti presenti sono stati identificati e non farebbero parte dei gruppi organizzati impegnati nella protesta di questi giorni.
Infine la polizia intanto sta indagando su un video, diventato virale sulle chat, di un uomo con il volto coperto che davanti ai cancelli della sede di Lilliu Trasporti a Uta (Cagliari), estrae dalla tasca una pistola e dopo aver detto il nome dell'azienda esplode alcuni colpi in aria. Gli uomini della questura stanno lavorando per identificarlo e capire le ragioni del gesto. Nei suoi confronti potrebbe scattare una denuncia.
 

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