Erri De Luca fenomeno del Web. Il giorno dopo la sentenza di assoluzione dall'accusa di istigazione a delinquere per aver detto che la Tav 'va sabotata', i Social si spaccano. Su Twitter in particolare, il dibattito è molto intenso. Le parole di difesa dello scrittore napoletano dette in aula prima della sentenza hanno provocato una miriade di post, commenti e retweet.
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Prima del processo è arrivata anche la solidarietà spontanea di tanti ed è stata aperta la pagina internet "iostoconerri" che ha dato "prova concreta che l'incriminazione non ha isolato, ma istigato alla reazione opposta" ha spiegato De Luca. Così, "nell'aula di tribunale di Torino il 28 gennaio 2015 non sarà in discussione la libertà di parola. Quella ossequiosa è sempre libera e gradita.
IL TESTO SCRITTO LETTO DA ERRI DE LUCA PRIMA DELLA SENTENZA
La denuncia contro De Luca riguardava "frasi dette e pubblicate - come ha spiegato lo stesso scrittorein una breve ricostruzione, in apertura del libro - su Huffington Post Italia e Ansa" nel settembre 2013 in cui lui affermava: "Il sabotaggio è l'unica alternativa" (1 settembre 2013 Huffington Post) e "resto convinto che il Tav sia un'opera inutile e continuo a pensare che sia giusto sabotare quest'opera" (5 settembre 2013 Ansa).
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De Luca ha rivendicato anche "il diritto di adoperare il verbo sabotare come pare e piace alla lingua italiana" e ha fatto notare che "il suo impiego non è ristretto al significato di danneggiamento materiale, come pretendono i pubblici ministeri di questo caso", ma che ha "vasta applicazione in senso figurato e coincide con il significato di ostacolare". Bastava, dunque, "consultare il vocabolario per archiviare - aveva conclude - la denuncia sballata di una ditta francese".
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