Restituire "fiducia" a un Paese prostrato dalla crisi del Coronavirus, e dare slancio a una ripresa che rimane a portata di mano nonostante la nuova impennata dei contagi. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con accanto il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, manda un messaggio rassicurante, a due giorni dal varo di una legge di Bilancio che stanzia "risorse significative, nonostante il contesto difficile che stiamo attraversando". Una manovra che "non aumenta le tasse" e, anzi, pone le basi per la riforma del fisco, su cui si comincerà a lavorare "da subito", con "il primo tassello" dell'assegno unico per i figli. L'assegno arriverà "fino a 200 euro a figlio", annuncia il ministro dell'Economia, spiegando che per il 2021 il governo sta dispiegando "70 miliardi per la ripresa" tra i 39-40 della manovra e i 31 lasciati in eredità dai decreti per l'emergenza, dal Cura Italia fino al decreto agosto. La parte del leone, in questo caso, la fa la sterilizzazione definitiva delle clausole di salvaguardia Iva, per 19 miliardi, mentre altri 12 sostengono alcuni degli interventi lanciati quest'anno e che proseguiranno il prossimo, come il piano cashless - pronto a partire da dicembre, con un primo rimborso a febbraio sulle spese di Natale - o il superbonus al 110%.
Proprio sull'incentivo alle ristrutturazioni green, nelle stesse ore, scoppia il caos: "E' folle non estendere il superbonus", tuonano i parlamentari M5S. "è una rivoluzione, è impensabile non darle gambe prolungandola almeno per tre anni". L'agitazione dei cinque stelle è motivata dalle tabelle contenute nel Documento programmatico di Bilancio che il governo ha inviato a Bruxelles per un primo esame della manovra "a fine mese", come ha ricordato il commissario Paolo Gentiloni: nel Dpb compare la proroga di vari bonus edilizi, dall'ecobonus al bonus facciate, ma non del 110%. In sostanza la misura, che è comunque già finanziata per i lavori avviati fino a dicembre 2021, al momento non sarà prorogata con la legge di Bilancio perché, è la spiegazione che si affrettano a dare dal governo, arriverà "con i fondi del Recovery Plan". La decisione, assicurano dal Mef, è già stata presa, si tratta solo di attendere quindi "l'allocazione delle risorse" europee.
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VIA LIBERA ALLA MANOVRA DA 40 MIIARDI, LE MISURE
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