I soccorritori hanno recuperato i cadaveri dei due ultimi minatori bloccati nella miniera turca di Soma, portando il bilancio definitivo della tragedia a 301 morti. Lo ha annunciato il ministro turco dell'Energia, Taner Yildiz. "La missioni di salvataggio è stata terminata - ha detto Yildiz -. Non ci sono più minatori in fondo alla miniera". L'esplosione che ha provocato il piu' grave disastro industriale della storia moderna del paese era avvenuta il 13 maggio.
A meno di tre mesi dalle presidenziali che dovrebbero vederlo candidato e grande favorito, nel Paese rimane alto il livello di tensione e di protesta contro il governo del premier islamico Recep Tayyip Erdogan, accusato di aver chiuso gli occhi sulle condizioni di sicurezza disastrose nelle miniere. Il timore del governo è che a un anno dalla grandi proteste di Gezi Park scatti in tutto il Paese un nuovo movimento di rivolta. Oggi la polizia turca ha blindato oggi la citta' di Soma e ha arrestato 15 avvocati, alcuni dei quali sono stati percossi, riferisce la stampa di Ankara. Ieri le forze anti-sommossa hanno brutalmente represso a Soma una manifestazione di protesta di circa 10mila persone, fra cui numerosi familiari delle centinaia di minatori uccisi nel disastro della miniera. Secondo Zaman online 15 legali aderenti dell'Associazione degli Avvocati Progressisti (Chd) giunti a Soma per assistere le famiglie delle vittime dell'incidente sono stati arrestati, alcuni sono stati picchiati. Sulle reti sociali sono state pubblicate diverse foto degli avvocati in manette. L'ufficio del governatore locale ha annunciato che le autorita' non tollereranno alcuna nuova manifestazione. Le forze di polizia presidiano la citta' e procedono da questa mattina a frequenti controlli di identita'.
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