La Russia ha chiesto ai Paesi europei, del Nord America e del Medio Oriente di formare una coalizione anti-terrorismo come quella anti Hitler. "E' stato deciso in particolare di assicurare contatti più stretti e il coordinamento delle attività tra le agenzie militari e i servizi di sicurezza dei due Paesi nelle operazioni contro i terroristi", ha spiegato il servizio di stampa del Cremlino.
Il presidente francese, Francois Hollande, ha parlato al telefono con Vladimir Putin, per parlare del "coordinamento degli sforzi" contro lo Stato islamico. "E' stato deciso in particolare di assicurare contatti più stretti e il coordinamento delle attività tra le agenzie militari e i servizi di sicurezza dei due Paesi nelle operazioni contro i terroristi", ha spiegato il servizio di stampa del Cremlino. Hollande incontrerà Putin giovedì 26 novembre a Mosca e Obama due giorni prima a Washington.
Intanto il ramo iracheno dell'Isis ha pubblicato un nuovo video, 'Messaggio al popolo della croce': "I cristiani ci hanno dichiarato guerra, il loro sangue non sarà risparmiato". Nella foto che accompagna il video - che celebra l'abbattimento dell'aereo russo e le stragi di Parigi - si notano il britannico Big Ben, la Torre Eiffel e il Colosseo
Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, da Bruxelles, esclude un intervento in Siria. "Non escludo - spiega - il rafforzamento dell'intervento in Iraq, nel senso che lo stiamo rafforzando. Mentre i numeri previsti per la nostra missione dal decreto precedente erano attorno alle 500 persone, il decreto che in questo momento è in discussione al Parlamento ne prevede 750. L'Italia ha assicurato alla Francia la massima disponibilità rispetto alla collaborazione del nostro Paese". Il ministro ha ricordato che sul piano militare "l'Italia fa già molto perché siamo tra i primi contingenti in Iraq per la lotta all'Isis" ma è disponibile a dare anche altre forme di sostegno. "E' chiaro - ha specificato Pinotti - che la lotta al terrorismo non si gioca soltanto con lo strumento militare. C'è il tema della propaganda sul web, quello dei finanziamenti, quello delle indagini e dell'intelligence. Quindi ritengo che le possibilità per collaborare maggiormente possano essere molte". "Venerdì - ha continuato il ministro - c'è un'importante riunione dei ministri degli Interni e quella sarà una nuova puntata dove alcune delle cose che possono servire verranno messe a punto". "Noi sappiamo - ha concluso - che la lotta al terrorismo avrà tempi lunghi e quindi dobbiamo lavorarci con estrema attenzione, mettendo a fuoco gli strumenti necessari e coordinando tutti gli interventi. Credo che però il messaggio più forte di questa mattina è stata la disponibilità di tutti i 28 paesi a dare un sostegno bilaterale sulla base di quelle che saranno le necessità".
Se chiudi frontiere assassini restano dentro - "Se dici 'chiudi le frontiere', come alcuni hanno fatto in questi giorni, dovresti dire che lo fai per tenerli dentro, perché gli assassini nella stragrande maggioranza dei casi sono nati e cresciuti in Europa". Lo ha detto il premier Matteo Renzi alla presentazione di Origami. "La minaccia viene da dentro", ha sottolineato.
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