Il PD bocciato dagli italiani torna al governo, grazie a Mattarella? Questa non è democrazia, questo non è rispetto del voto popolare. È solo il colpo di coda dei poteri forti che vogliono l'Italia schiava, impaurita e precaria. Le prossime elezioni saranno un plebiscito, Popolo e vita vera contro vecchie caste e Signori dello Spread". Così il segretario della Lega Matteo Salvini dopo l'incarico a Carlo Cottarelli per la formazione del governo.
"Andremo al governo - aveva detto in mattinata in diretta Fb - con chi ha subito dei veti: saremo ancora più forti".
"Ho letto e riletto la Costituzione e non c'e' nessun articolo che proibisca di cambiare le regole Ue", ha quindi dichiarato giungendo a Montecitorio. "E' una follia", ha sottolineato ancora, dicendosi "incazzato nero" per quanto accaduto e aggiungendo che "il problema non é che" il Capo dello Stato "mi ha detto no ad un nome, ma ha detto no a un'idea".
In precedenza, parlando a "Circomassimo" su Radio Capital, Salvini aveva detto che "nessuno ha mai pensato all'uscita dell'euro: non era nei nostri programmi, non era nei programmi di Savona. C'era solo revisione del sistema bancario e delle tasse".
Sulla scelta di Savona all'economia piuttosto che Giorgetti, Salvini ha spiegato che "Savona era il meglio non leghista, non grillino, che ci avrebbe garantito grandi risultati in Europa, nessun altro avrebbe avuto lo stesso successo. Giorgetti non avrebbe avuto lo stesso peso in Europa, lo sa lui e lo so io. Savona sarebbe stato un perno attorno al quale costruire il governo".
Sulle mosse del Colle ha poi osservato: "Mi interessa capire che fa il Presidente della Repubblica, Cottarelli chi lo vota? Non ha dato l'incarico al centrodestra perché non aveva i voti e ora arriva il signor Cottarelli senza i voti? Mi sembra una forzatura. Se Berlusconi vota il governo Cottarelli addio alleanza".
"Non è vero che volevamo andare alle urne: il trattamento e le calunnie che ho sentito in tv non ha precedenti. Questo governo aveva contro tutti, giornali, radio e tv. Fantasie: noi e 5S abbiamo lavorato assieme". Lo afferma Matteo Salvini, su Radio Capital, ha poi proseguito, senza chiudere la porta ad una futura intesa elettorale col M5s: "Noi con i Cinque stelle alle elezioni? Vedremo, valuteremo sui progetti. Ma vorrei sapere che
fa Berlusconi. Savona? Non uso il suo nome a vanvera ma abbiamo trovato una persona che se volesse potrebbe essere con noi. Ora si parte dal lavoro che abbiamo fatto assieme".
Infine un accenno all'ipotesi di impeachment di Mattarella: "Io le cose le faccio se ho elementi concreti: al momento non li ho, devo vedere, devo studiare. Nessuno pensa ad una marcia su Roma".
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