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Regionali: Abruzzo; M5S, duro prezzo per imprese e cittadini

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Regionali: Abruzzo; M5S, duro prezzo per imprese e cittadini

Marcozzi, il Pd cerca di allontanare la sconfitta

PESCARA, 17 settembre 2018, 21:35

Redazione ANSA

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"È inaccettabile la scelta del Pd di tornare alle urne nel 2019, a un anno dall'incompatibilità e a sei mesi dalle dimissioni del Presidente D'Alfonso". A sostenerlo è il consigliere regionale del M5S, Sara Marcozzi, candidata alla presidenza della Regione alle prossime amministrative.
    "Lo statuto e le leggi regionali in combinato disposto prevedono che - spiega - in caso di scioglimento anticipato del Consiglio regionale, il ritorno al voto debba essere garantito entro tre mesi dalle dimissioni del Presidente della Giunta regionale. Il PD ha, come al solito, 'stirato' le leggi al solo fine di allontanare quanto più possibile la sicura debacle che li attende alle urne. Attendiamo la pubblicazione del decreto, sarà interessante capire le motivazioni che hanno ispirato i decisori su tale scelta e anticipiamo che valuteremo insieme ai nostri legali se siano stati rispettati tutti i dettami normativi". "Una decisione - aggiunge - che espone a un pericolo enorme l'economia della nostra regione. La legge, infatti, stabilisce che possano essere approvati solo atti "indifferibili" e "urgenti". Il bilancio è certamente un atto indifferibile ma solo relativamente alla parte ordinaria, vale a dire l'approvazione di quella parte di bilancio che riguarda le spese correnti o quelle obbligatorie".
    "Il PD - conclude - è il malato terminale di questa regione.
    La scelta di mantenere ancora in vita con una evidente forzatura mortifica le istituzioni e i cittadini. Sono certa che i cittadini sapranno bene chi non votare alle prossime elezioni".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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