Con questa statua "ricordiamo un
grande italiano che penso meriti una statua a Trieste". Così a
margine dell'inaugurazione della statua dedicata a Gabriele
D'Annunzio, il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha voluto
sottolineare la figura del letterato.
La statua dedicata al poeta pescarese è stata inaugurata nel
giorno, il 12 settembre, in cui cadono i 100 anni dell'impresa
di Fiume. Eppure, non si tratta di "una statua polemica, le
polemiche sono state create artificialmente", ha sottolineato
dal canto suo Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione
Vittoriale degli Italiani e curatore della mostra dal titolo
"Disobbedisco. La rivoluzione di D'Annunzio a Fiume 1919 -
1920", in corso nel capoluogo giuliano. D'Annunzio, aggiunge,
viene raffigurato quale "un uomo di pace e sta benissimo accanto
a Svevo, Joyce e Saba". Altro importante motivo per collocare il
monumento dedicato al Vate, spiega lo storico, "è che Trieste
era la città irredenta per eccellenza e D'Annunzio è stato il
capo degli irredentisti e si è battuto per l'ingresso in guerra
dell'Italia e per la liberazione di Trieste. Per questo la sua
statua ha un senso la presenza di una statua qui".
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