Un nuovo reparto covid
all'ospedale San Salvatore dell'Aquila: sono stati attivati oggi
i primi 38 posti letto del Dipartimento di Medicina per i malati
coronavirus che non necessitano di terapia intensiva o
semi-intensiva. A regime, la nuova struttura che oltre alla
specializzazione di medicina dispone di quella di pneumologia,
dovrebbe arrivare a 80. La Asl provinciale dell'Aquila ha
recepito le indicazioni dell'Unità di crisi regionale ed ha
proceduto a tempo di record ad ampliare la dotazione per
contrastare il probabile picco di contagi che potrebbe
riguardare anche l'Abruzzo.
I nuovi posti si aggiungono ai 20 di Malattie infettive,
dove ne sono disponibili anche 2 di terapia intensiva, e agli
attuali 14 di terapia intensiva del cosiddetto G8, il piccolo
ospedale limitrofo al San Salvatore realizzato dopo il terremoto
per l'evento mondiale che si è svolto all'Aquila, riaperto come
covid-hospital proprio per la emergenza. Nelle prossime
settimane, come annunciato dal sindaco dell'Aquila, Pierluigi
Biondi, verrà ultimata e aperta anche la palazzina del Delta
medico, ristrutturata dopo il terremoto, che ha una dotazione di
135 posti letto. Comunque, le tre strutture attualmente in
funzione sono vicine tra di loro in seguito alla pianificazione
attuata sotto la regia del capo Dipartimento di medicina della
Asl, dottoressa Sabrina Cicogna, primario del reparto di
cardiologia, che si è posta l'obiettivo di tenere isolato e
lontano da rischi di contagio, il nucleo centrale del San
Salvatore, per evitare quanto accaduto purtroppo negli ospedali
Pescara, Penne e Teramo. Ad annunciare l'apertura del medicina
covid è stato l'assessore regionale al Bilancio e al Patrimonio
Guido Liris, dirigente medico della Asl dell'Aquila da settimane
in prima linea nella gestione della emergenza. "E' un'altra
domenica civid - spiega in una nota -, con l'attivazione di
posti letto del Dipartimento di medicina che non hanno bisogno
di terapia intensiva o semi-intensiva. Una nuova dotazione che
va a sommarsi ai posti letto del G8 e del reparto di Malattie
Infettive. Con la dottoressa Cicogna e il professor Grassi ho
condiviso riflessioni e prospettive. Grazie per quanto
instancabilmente state facendo".
Dei 38 posti, 12 sono di medicina e sono sotto la
responsabilità del professor Davide Grassi, associato di
Medicina interna dell'università dell'Aquila e 26 di pneumologia
gestiti dal primario di pneumolgia, Alfeo Fioredonati. Gli spazi
sono stati ricavati sgombrando i locali della libera
professione, chiusa dopo l'emergenza, e la neurologia che è
stata trasferita.
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