E' una percentuale "molto alta"
quella tornata a lavoro anche in Abruzzo, nel primo giorno di
fase 2, "sebbene sia fermo tutto il comparto del commercio,
tranne alcune filiere, e quello dell'artigianato", come spiega
alla redazione di "Sos Coronavirus. La Regione in ripartenza",
l'assessore allo Sviluppo economico, Mauro Febbo, che annuncia
l'intenzione di voler riaprire alcune attività che
"rappresentano intere filiere, con numeri più importanti perfino
della più grande azienda abruzzese".
Febbo si riferisce alle attività di "parrucchieri ed
estetiste - parliamo di due o tre volte i dipendenti di Sevel,
per i quali siano in attesa, entro questa settimana, del
protocollo nazionale di sicurezza". In corso di verifica ci sono
anche le misure per i bar e la ristorazione, mentre qualche
"difficoltà si registra ancora per i balneatori. Entro questa
settimana è fissato un incontro con i sindaci e con la
Capitaneria di porto. C'è ancora tempo fino al 1 giugno ma
dobbiamo fare in fretta".
L'assessore Febbo ha commentato "non positivamente"
l'assembramento visto negli ultimi giorni in alcune città
abruzzesi ""ma mi pare che lo stesso sia accaduto a Bari o alla
stessa Roma". Secondo Febbo anche "le decisioni sulle riaperture
annunciate dal Governo hanno disorientato e creato attese dalle
conseguenze non corrette. Certo è che ancora una volta ci
appelliamo al senso civico e al senso di responsabilità di
ciascuno: dobbiamo evitare che ci sia un nuovo innalzamento
della circolazione del virus e scongiurare un nuovo lockdown,
questa volta sì, disastroso per la nostra economia".
L'intervista integrale a Mauro Febbo è pubblicata su fb, tw,
instagram, youtube e sul portale regionale.
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