"Ho ringraziato personalmente il
ministro per gli Affari Europei, Vincenzo Amendola, che mi ha
cortesemente contattato per annunciare una notizia che si
attendeva da anni: la querelle legata alla restituzione delle
tasse sospese dopo il sisma 2009 che lo Stato aveva richiesto a
decine di aziende del cratere, dopo l'apertura della procedura
d'infrazione da parte dell'Unione europea, si è conclusa
positivamente". Lo dichiara il sindaco dell'Aquila, Pierluigi
Biondi.
"Per la gran parte delle imprese interessate, attive e
operanti, termina un vero e proprio incubo che avrebbe avuto
pesantissime ripercussioni sul piano economico e sociale.
Restano una quarantina di posizioni ancora aperte, sulle quali
si sta lavorando - sottolinea il primo cittadino - È stato un
percorso lungo, che come amministrazione abbiamo intrapreso da
subito con la nota indirizzata al Commissario europeo alla
concorrenza Margrethe Vestagher che ha aperto una interlocuzione
che, nel corso degli anni, ha interessato esponenti del governo
italiano e del Parlamento europeo. L'attenzione sulla vicenda è
stata sempre altissima, con incontri che hanno coinvolto
Regione, parti sociali e datoriali, unite per individuare un
percorso risolutivo ad una problematica che nell'aprile 2018 ha
portato migliaia di persone a manifestare per le vie del centro
storico".
"Estendo i miei ringraziamenti, personali e a nome della
municipalità, a quanti in questi anni hanno collaborato con
spirito costruttivo e condivisione degli obiettivi nonché al
direttore regionale dell'Agenzia delle Entrate, Margherita Maria
Calabrò, per la sua capacità di ascolto e dialogo con il
territorio".
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