"Abbiamo ottenuto un risultato
epocale, per il territorio e per le nostre imprese": sono le
parole del delegato alla ricostruzione di Confindustria, Ezio
Rainaldi, dopo la conferma da parte del ministro per gli Affari
Europei Vincenzo Amendola in merito alle tasse sospese per il
sisma dell'Aquila che per la maggior parte delle imprese, almeno
il 90%, non dovranno essere restituite.
"Si conclude, così - aggiunge - un'annosa vicenda che aveva
minato seriamente l'economia del territorio. Un lavoro costante
e di squadra, che ha visto impegnate tutte le categorie
produttive, con Confindustria capofila, a salvaguardare
produzione, occupazione e sviluppo futuro di tante realtà
imprenditoriali che rappresentano l'ossatura economica del
territorio. Un risultato che deve rappresentare un punto di
partenza e non di arrivo, in quanto le aziende aquilane colpite
dal sisma sono state frenate, nello sviluppo e negli
investimenti, dall'incertezza e dalla spada di Damocle della
restituzione delle tasse sospese, per un valore di oltre 130
milioni di euro".
Adesso, per Confindustria, si apre la fase due. "Alla luce
dell'emergenza coronavirus e di quanto si è ottenuto con
l'Europa - incalza Rainaldi - sarà fondamentale creare le
condizioni che vedano le imprese dell'Abruzzo interno pronte a
sviluppare una progettualità comune, sfruttando le iniziative e
i benefici che arrivano dall'Ue, puntando sullo sviluppo delle
aree interne. Un progetto in cui siano parte attiva le imprese,
le associazioni di categoria e la politica, in un'ottica di più
ampio respiro".
Soddisfazione è stata espressa dal direttore degli
Industriali, Francesco De Bartolomeis. "Finalmente termina, con
un risultato straordinario, questa lunga corsa ad ostacoli che
ha tenuto con il fiato sospeso, per troppi anni, centinaia di
imprese. Ci siamo battuti per scongiurare l'affermarsi del
principio che il sisma del 2009 avesse, addirittura, prodotto
benefici per le nostre aziende, tali da alterare i meccanismi
europei della concorrenza. Oggi, gli effetti della restituzione
delle tasse sospese, unitamente alle enormi difficoltà che sta
vivendo l'economia, dovute al Covid-19, sarebbero stati
devastanti - conclude - causando il tracollo di decine e decine
di imprese del comprensorio aquilano, con l'inevitabile perdita
di centinaia di posti di lavoro. Un ringraziamento particolare,
oltre che al ministro Amendola, va al capo di Gabinetto,
Fabrizio Lucentini, e all'intera struttura tecnica ministeriale,
con cui la nostra associazione ha dialogato costantemente per
mesi".
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