"Una nuova relazione dell'ARTA
partita l'8 febbraio mette nei guai il Ministero dell'Ambiente
evidenziando che, in mezzo a cancerogeni e sostanze tossiche, i
lavori di messa in sicurezza di emergenza (non bonifica!) tanto
sbandierati dal ministro Costa e dal sottosegretario Morassut
vanno talmente a rilento che di questo passo solo per terminare
la copertura leggera ci vorranno 34 mesi! Così il commento del
Forum H2O sui risultati di una nuova relazione Arta per le
discariche dei veleni 2A e 2B di Bussi sul Tirino (Pescara)
della Montedison. Il Forum si chiede anche: "Che ne pensa la
Procura di Pescara dell'operato dei dirigenti ministeriali?".
Domani intanto si terrà al Consiglio di Stato l'udienza
d'appello, proposta dal Ministero, dopo la sentenza del Tar
Abruzzo che aveva condannato l'ente per l'annullamento in auto
tutela del bando che assegnava già due anni fa i lavori di
bonifica per 50 milioni di euro.
"Stiamo parlando non della bonifica ma di quelle attività che
secondo la legge andrebbero messe in atto ad horas al momento
della scoperta dell'inquinamento per evitare che continui la
fuoriuscita delle sostanze tossiche da un sito. E qui stiamo
parlando di un'area già sequestrata nel 2007 (14 anni fa),
ri-sequestrata nel 2014 e per le quali Edison è stata
individuata come responsabile della contaminazione a giugno
2018, due anni e mezzo fa - proseguono gli ambientalisti - Si
tratta, peraltro, di realizzare un capping definito "leggero" a
carattere provvisorio, in attesa dei futuri interventi di
bonifica.
La nota dell'ARTA è certosina, riprendendo il cronoprogramma
degli interventi proposto dalla stessa Edison e approvato dal
Ministero il primo ottobre 2020".
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