Venerdì comincerà il montaggio
delle riprese del docufilm su Flaiano "Un marziano di nome
Ennio", il terzo progetto diretto dal regista e compositore
abruzzese Davide Cavuti. Ironia, disincanto e tanto impegno
caratterizzano la vita di Flaiano, dalla sua attività di
scrittore e critico del tempo, ma anche la figura di padre
amorevole. La scena finale girata a Roma, nell'Accademia
Nazionale dei Lincei, ha visto protagonista Michele Placido nei
panni di Vittorio De Sica.
Un lungometraggio che uscirà in estate con un cast di
eccellenza: Massimo Dapporto (Ennio Flaiano), Mariano Rigillo
(Federico Fellini), l'attore Lino Guanciale (un giornalista) e
poi Edoardo Siravo Debora Caprioglio, Maria Letizia Gorga,
Annalisa Favetti. Accanto a loro ci sono i contributi di
autorevoli personaggi del mondo del cinema e della cultura tra
cui Enrico Vanzina, Giuliano Montaldo, Paola Gassman, Masolino
D'Amico, Giuseppe Rosato.
"È un onore aver affidato la scena finale a Placido - dice
Cavuti -, un artista e un uomo che ha creduto in me, sia suo
compositore e musicista e ora come autore e regista. Flaiano è
protagonista del film in prima persona e raccontato dagli altri
personaggi quando è assente. Nomi prestigiosi del tempo, tra i
quali De Sica e Peppino Amato, produttore della Dolce Vita,
raccontano Flaiano attraverso aneddoti sulla sua carriera e
vita. Attraverso le sue parole ho cercato di restituire la sua
anima e la sua personalità", sottolinea Cavuti.
"Oltre al grande scrittore e sceneggiatore, lui era anche un
uomo che portava con sé il dramma della figlia malata, che
Flaiano chiamava "amore purissimo". Ironia, disincanto e
impegno: questo film è un segnale più destinato soprattutto ai
giovani, per consentire loro di conoscere la grandezza del
personaggio di Ennio Flaiano, il quale dell'Abruzzo ha sempre
conservato il pudore dei sentimenti, come egli stesso afferma".
Le riprese del film si sono svolte tra Roma, Fregene, Pescara.
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