di Lorenzo Dolce
(ANSA) - PESCARA, 28 LUG - Sequestrata e seviziata nello
sgabuzzino del palazzo in cui vive, mentre sta uscendo di casa
per andare a lavoro, da uno sconosciuto che le taglia i capelli,
le tappa la bocca con del nastro adesivo, le infila una busta
sul volto, la ferisce alle braccia con decine di punture di
siringa, la cosparge di alcol e la minaccia con un accendino,
affermando di voler giocare con lei. Il fatto è avvenuto a
Montesilvano (Pescara). La vittima è una donna di 51 anni che, a
parte il forte trauma, non ha riportato lesioni significative.
Ora è caccia all'uomo da parte dei Carabinieri.
Quartiere Ranalli, nel centro di Montesilvano. Sono passate
da poco le 7. La donna, come ogni mattina, esce di casa per
andare a lavoro, a Pescara. L'ascensore è bloccato e, una volta
al piano terra, nell'androne del palazzo, vede una bottiglietta
di plastica che ostacola la chiusura delle porte. Si china per
raccoglierla, ma all'improvviso un uomo la afferra per i capelli
e in pochi secondi la trascina nel locale contatori. Lì la
immobilizza. Prima con delle forbici le taglia alcune ciocche di
capelli, poi il nastro adesivo sulla bocca e la busta in testa.
Le sevizie vanno avanti: inizia a pungerla sulle braccia con una
siringa sterile e lo fa per decine di volte. Non contento, le
cosparge le gambe dell'alcol che lei aveva nella borsetta e le
mostra un accendino. Il tutto ripetendo di voler giocare
insieme.
Provvidenziale la presenza lungo le scale di un condomino,
insospettito dall'ascensore non funzionante, presumibilmente
bloccato proprio dal malintenzionato. L'aggressore, forse
temendo di essere visto, si dà alla fuga, mettendo fine ad un
incubo, andato avanti per quasi mezz'ora, che non si sa quale
epilogo avrebbe potuto avere.
Lanciato l'allarme, la donna, in stato di shock, è stata
trasportata all'ospedale di Pescara: dopo le cure del caso, è
stata dimessa con una prognosi di 21 giorni. Nella palazzina
arrivano i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano,
coordinati dal capitano Donato Agostinelli. Immediate scattano
le ricerche e le indagini, anche con l'ausilio delle immagini
registrate da alcune videocamere di sorveglianza presenti
nell'area.
La donna vive con il marito e i figli minori, che in quel
momento stavano ancora dormendo. Ascoltata dai militari
dell'Arma, la 51enne ha riferito di non aver mai ricevuto
minacce. In base a ciò che ha potuto vedere e al tono della
voce, si tratterebbe di una persona a lei sconosciuta.
L'aggressore aveva il volto coperto da una mascherina e
indossava un cappello. Stando alla descrizione, avrebbe sui 50
anni ed un aspetto trascurato. Le indagini proseguono, con
l'obiettivo di far luce a breve sull'accaduto. (ANSA).