Allo stato attuale, Edison sta
apportando alcune integrazioni richieste dal MiTe, su parere di
Ispra e Arta, al progetto di rimozione dei rifiuti di fase 0
(con termine di invio il 14 ottobre) e sta predisponendo l'invio
dei risultati delle indagini di fase 1, terminate in agosto. Per
quanto riguarda le attività di messa in sicurezza delle acque
sotterranee, a settembre 2020 è stato ripristinato e integrato
l'impianto di pump & stock precedentemente installato da Solvay
per l'emungimento e il trattamento delle acque di falda.
Dall'avvio dell'impianto a fine giugno 2022, sono stati
complessivamente smaltiti 3.856 metri cubi di acque emunte.
Inoltre, sulla base dei risultati delle campagne di monitoraggio
effettuate dal 2020, Edison ha aumentato il numero dei
piezometri che fanno parte della rete di estrazione delle acque.
E da gennaio 2022 ha incrementato la frequenza dei monitoraggi,
per esercitare un miglior controllo degli effetti indotti dalle
misure di prevenzione sulla qualità delle acque sotterranee. In
risposta all'ordinanza della Provincia di Pescara "Sedimenti del
fiume Tirino nel tratto da monte a valle delle aree 2A 2B e
limitrofe in località Bussi sul Tirino" Edison ha realizzato in
agosto le attività propedeutiche agli interventi di
caratterizzazione e rimozione dei sedimenti contaminati: gli
interventi di sfalcio e pulizia delle sponde, i rilievi
topografici delle rive e l'analisi dell'andamento del fondo del
fiume, le indagini geofisiche finalizzate a individuare
eventuali masse metalliche. Il 15 settembre la società ha
inviato al Ministero della Transizione ecologica una proposta di
caratterizzazione dell'intero tratto di fiume oggetto
dell'ordinanza e di rimozione in via prioritaria dei sedimenti
nell'area del transetto T3 (il punto con la maggiore
concentrazione di contaminanti secondo le prime analisi
effettuate da Arta); e richiesto la convocazione di un Tavolo
tecnico per condividere con gli enti coinvolti il percorso
operativo.
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