Sulle aree 2A e 2B Edison opera
dal 2019 per l'attuazione di misure di prevenzione. L'azienda fa
sapere di aver realizzato la copertura superficiale (capping)
delle zone che non erano state precedentemente messe in
sicurezza dai proprietari (Solvay Specialty Polymers prima e
Comune di Bussi sul Tirino dal 2018) e il ripristino dei teli
posti a copertura dell'area compresa tra gli ex magazzini Iprite
e la centrale termoelettrica Edison, danneggiatisi a causa di
eventi atmosferici. Il capping dell'intero sito è stato ultimato
nell'aprile 2021.
In una nota si spiega che nell'aprile 2020 il Ministero
dell'Ambiente (ora MiTe) ha chiesto a Edison di presentare un
progetto operativo di bonifica per le discariche 2A e 2B e le
aree limitrofe. Nella seconda metà del 2020, Edison ha perciò
proceduto alla redazione di un piano di indagini suddiviso in
due fasi: la fase 0 (da attuare sulla discarica 2A, discarica
2B, area a nord della discarica 2A, area a sud della discarica
2B), da cui è scaturito il progetto operativo di bonifica di
fase 0 presentato ad aprile 2021, e il piano di indagini di fase
1 (per le restanti aree).
In seguito alla sentenza del Consiglio di Stato relativa alla
gara di appalto aggiudicata a Dec Deme, Edison aveva manifestato
l'intenzione di realizzare quanto già progettato sulle aree 2A,
2B e limitrofe. Il MiTe però, a luglio 2021, ha chiesto a Edison
di proseguire nel percorso operativo per le sole aree non
incluse nel progetto di bonifica redatto dal RTI Dec Deme. A
questo punto si è reso dunque necessario armonizzare i due
progetti, che presentavano significative interferenze di natura
tecnica e gestionale: a gennaio di quest'anno Edison ha
trasmesso un progetto di rimozione rifiuti di fase 0 rimodulato,
relativo alle aree non oggetto degli interventi del RTI Dec
Deme, mentre nel mese di marzo è stato avviato il piano di
indagini di fase 1.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA