In Abruzzo, due persone su tre non
hanno letto nessun libro nell'ultimo anno. "Questo dato Istat
conferma il trend degli ultimi anni del progressivo inaridimento
culturale del nostro territorio e che ci porta oggi ad essere
tra le regioni con minor vita culturale di questo Paese". E'
amaro il commento di Giovanni Di Iacovo, ex assessore alla
cultura del Comune di Pescara e fondatore del Fla.
Una volta non era così: "Si, sono lontane le giornate in cui ci
potevamo addirittura vantare di essere tra i primi posti, ma non
dobbiamo dimenticarlo perché guai ad arrenderci nel dire che
l'Abruzzo è terra di ignoranza. Il nostro territorio ha
prodotto, invece, grande cultura, grandi iniziative e grandi
professionisti e ha saputo dimostrare anche una grande
partecipazione popolare agli eventi culturali, basti pensare,
per rimanere nel campo della lettura, alle oltre 20000 persone
che hanno riempito il Fla il mese scorso. Noi tutti nella
cultura ci crediamo e crediamo che sia una parte fondamentale
della nostra qualità della vita, del nostro piacere e della
nostra crescita, utile oggi più che mai come bussola nel confuso
(e a volte minaccioso) caos che circonda e attraversa il nostro
presente e il nostro futuro".
"Noi ci crediamo - prosegue Di Iacovo - sono le istituzioni che
devono iniziare a crederci e programmare e investire impegno e
risorse. Se questa Regione ha avuto negli ultimi anni un crollo
di interesse verso la lettura vanno sostenute le iniziative, le
biblioteche, gli spazi legati alla lettura e alla scrittura, le
attività culturali nelle scuole pubbliche, i corsi di scrittura,
le case editrici, e tutti quei mondi di cui si parla tanto nelle
inaugurazioni ma che poi concretamente, ovvero nelle voci di
Bilancio di un Comune, sono sempre tristemente inchiodati nei
pressi dello zero", chiude l'ex assessore.
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