Il Tribunale di Teramo ha assolto
"perché il fatto non sussiste" dall'accusa di non avere
effettuato "adeguate manutenzioni" su ponti e viadotti del
territorio teramano delle autostrade abruzzesi e laziali A24 e
A25 i vertici di Strada dei Parchi, ex concessionaria delle due
arterie, del gruppo industriale abruzzese Toto: si tratta di
Carlo Toto, azionista di maggioranza e presidente onorario della
Holding omonima, di Gino Lai, direttore generale d'esercizio,
dell'ex ad Cesare Ramadori, dei direttori tecnico e operativo,
Gabriele Nati e Marco Carlo Rocchi, dell'ex responsabile
direzione tecnica Marco Bellesia. Ed ancora dei due ex gli ex
amministratori delegati Sandro Capparucci e Roberto Zianna.
Gli imputati dovevano rispondere a vario titolo di attentato
alla sicurezza dei trasporti, inadempimento e frode nelle
forniture pubbliche. L'assoluzione nel processo con rito
abbreviato a Teramo segue quella dell'8 marzo scorso da parte
del Tribunale dell'Aquila che nella sentenza aveva sottolineato
che la regolarità del servizio è stata garantita e che le opere
di manutenzione ordinaria sono state effettuate "in misura
maggiore rispetto al contratto".
Sdp è stata estromessa dalla gestione di A24 e A25 - tornate
nelle mani pubbliche di Anas - il 7 luglio dello scorso anno in
seguito ad una revoca in danno per inadempienze del
concessionario contenuta in un decreto legge, poi convertito in
legge, da parte del Consiglio dei ministri presieduto
dall'allora premier Draghi.
Sulla revoca dopo i pronunciamenti del Tar, che ha rimesso in
pista per due volte Sdp, e del Consiglio di Stato che ha
confermato la gestione, dal primo agosto scorso, nelle mani di
Anas, si attende il verdetto della Corte Costituzionale alla
quale il Tar del Lazio ha chiesto chiarimenti circa la
legittimità della decisione del governo Draghi. La vicenda è
stata riaperta anche dal ministero per le Infrastrutture e
Trasporti che ha convocato i dirigenti di Sdp, in particolare
per trattare sulla indennità di circa 2,5 miliardi di euro
relativa alla revoca anticipata della concessione in scadenza
nel 2030.
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